Ascoli Piceno, 2 dicembre 2013 - Il maltempo e le piogge di ieri e oggi stanno provocando una serie drammatica e ripetizione di frane e disagi ad Ascoli e nelle frazioni collinari circostanti il capoluogo piceno. Uno smottamento ha completamente ostruito il traffico in via Tevere, costringendo le autorità a chiudere il traffico sul ponte sul Tronto nel quartiere di San Filippo, che collega alla zona di Monticelli (foto). Frane anche sulle strade che conducono il centro cittadino al Comune di Venarotta, nella frazione di Vallesenzana e in altri località dell’entroterra.

A Roccafluvione un'auto è stata travolta da una frana. Le persone a bordo del mezzo, bloccato sulla Statale all’altezza del bivio di Avagelli, sono tutte salve e in buona salute. Lo hanno confermato i vigili del fuoco di Ascoli. Erano riusciti ad abbandonare l’abitacolo alla vista del primo cedimento di terriccio dal costone di montagna sovrastante. Sul posto sono accorse squadre dei vigili del fuoco, carabinieri e ambulanze del 118.

Sempre a causa del maltempo e dei conseguenti smottamenti, bloccato il traffico sulla statale 4 Salaria tra Arquata del Tronto e Acquasanta Terme. Il transito è chiuso in entrambe le direzioni, da e per il Lazio e quindi Roma. Sempre nell’Ascolano interrotto il traffico anche sulla strada provinciale 239 per Comunanza (foto)mentre frane e smottamenti stanno provocando disagi in tutto l’entroterra piceno, e in particolare nell’area di Venagrande. Aperta la diga di Talvacchia, ad est di Ascoli.

A causa della linea ferroviaria allagata i treni che transitano lungo la tratta Offida-Porto d’Ascoli viaggiano con ritardi che possono raggiungere anche i 70 minuti. Ne dà notizia il Gruppo Ferrovie dello Stato. 

 

Le strade chiuse

La Prefettura di Ascoli Piceno conferma, al termine della seconda riunione della giornata dedicata all’emergenza maltempo,il miglioramento della situazione dei fiumi di tutta la provincia. Il territorio però è pesantemente ‘ferito’, come testimoniano le decine e decine di frane di medie e grandi dimensioni che hanno costretto la Provincia a chiudere numerose arterie importanti fra le quali la Mezzina che collega Castel di Lama ad Offida, raggiungibile comunque utilizzando la Sp Collecchio.
Chiuse la Venarottese in direzione Force, la Folignano-Castello di Folignano per il crollo di un ponte di piccole dimensioni, la Tavernelle-Comunanza, la circonvallazione di Monsampolo. Impossibile rimuovere in nottata tutti i detriti, per cui uomini e mezzi saranno impegnati soprattutto nella giornata di domani.

 

 

Il Tronto e l'Aso in piena

I fiumi Tronto (foto) e il torrente Castellano sono in piena, e vicini alla tracimazione in alcune zone. Situazione critica anche per gli invasi a monte di Ascoli, tanto che secondo la polizia municipale sono “state aperte le dighe, per consentire il deflusso dell’acqua”. Pesanti conseguenze sulla circolazione e il traffico stradale dall’entroterra verso la città. Superlavoro per polizia municipale, vigili del fuoco, protezione civile. Al momento non registrano pericoli immediati per le abitazioni.

Riunione d’urgenza in Prefettura ad Ascoli Piceno per monitorare la situazione dei ponti sul fiume Tronto e sull’Aso, che ha già provocato il crollo di una campata del ponte che unisce i territori di Montedinove e Rubbianello, al confine con la provincia di Fermo. Il livello del Tronto è salito anche in seguito all’apertura delle dighe di Palmiano, Vallevenere, Mozzano, Colombara e Scandarello. Sono ancora chiuse invece, informa la Prefettura, le dighe sul lago di Talvacchia, che resta sotto il livello di guardia, nonostante l’abbondante pioggia e lo scioglimento della neve caduta in montagna la scorsa settimana. Chiusi in via precauzionale il ponte di Monsampolo e quello all’altezza di Marino del Tronto alle porte di Ascoli. Stessa sorte per quasi tutti i ponti della Val d’Aso: per precauzione sono stati chiusi al traffico i ponti in muratura.


’Il Tronto è esondato in alcuni punti vicino alla foce in corrispondenza delle zone industriali di Monteprandone, Monsampolo, Centobuchi, ma al momento - spiega l’assessore provinciale alla Protezione civile Giuseppe Mariani - la preoccupazione maggiore è per i detriti trasportati dai fiumi che stanno ostruendo le campate dei ponti’’.
Ha già subito danni il ponte sul Tronto a Monsampolo, che il sindaco ha chiuso al traffico in attesa di un sopralluogo del Genio civile. E’ stata fatta allontanare da casa in via precauzionale una famiglia che risiede nei pressi del kartodromo di Stella di Monsampolo, dove l’acqua ha raggiunto i 30 centimetri. “La situazione è molto grave in tutta la provincia - prosegue Mariani -, e abbiamo un’infinità di strade chiuse sulle quali stiamo intervenendo con mezzi nostri e delle ditte convenzionate. Alcune famiglie sono rimaste isolate in frazioni interne’’.

 

San Benedetto

Il sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari ha rivolto un appello alla popolazione alle prese con il rischio di esondazione del Tronto (tracimato alla foce e in zona Marino), ad ‘’affrontare le difficoltà con calma e soprattutto a non spostarsi se non strettamente necessario’’. ‘’Si continua a registrare - spiega - la presenza di automobilisti che, per pura curiosità, rendono difficoltoso il transito nelle zone interessate dai disagi’’.

La zona industriale di Monteprandone è invasa dall’acqua per l’esondazioni di un reticolato idrico minore, mentre, a scopo precauzionale, è stato chiesto ai genitori degli alunni che frequentano la Scuola ‘Alfortville’ di non recarsi a lezione nel pomeriggio. Operai che timbrano il cartellino di uscita dalla fabbrica e tornano a casa in battello, portati via dai vigili del fuoco. Accade a Monteprandone e Centobuchi, cintura industriale di San Benedetto del Tronto, dove la pioggia che ha gonfiato il Tronto ha trasformato le strade in canali. Mezzi anfibi e squadre di sub sono giunti sul posto di rinforzo anche dal Comando Vvf di Ancona. Il centro commerciale Porto Grande a Porto d’Ascoli è stato chiuso dalle 16.30 a causa del maltempo. Lo rende noto la società, specificando di aver adottato la decisione dopo contatti ‘’con le autorità competenti a gestire l’emergenza allagamenti: non avendo ricevuto nessuna risposta certa sulla normale viabilità e sulla situazione di eventuale esondazione, si è resa necessaria la chiusura, solo per oggi, per evitare eventuali disagi ai dipendenti. Domani, il centro, sarà regolarmente aperto a meno di altri disagi atmosferici o allagamenti’’.

Gli automobilisti che hanno parcheggiato l’auto nelle zone Agraria e San Giovanni, le piu’ a rischio, sono stati invitati a spostare le proprie vetture. Nel 2000 il Tronto esondo’ in più tratti provocando danni ingenti. Sotto controllo il torrente Albula a San Benedetto e il Tesino a Grottammare che e’ in piena. Il torrente Menocchia a Cupramarittima è ai livelli di guardia.

La situazione nel resto della regione (foto)