Bologna, 15 novembre 2013 - Accogliendo un’istanza dei parenti di Michelangelo Manini, il tribunale civile di Bologna ha disposto un nuovo sequestro dei beni del defunto proprietario della Faac, tra cui la maggioranza delle quote dell’azienda. Il primo sequestro con la nomina di un custode era stato deciso nei mesi scorsi dopo che la cugina Mariangela Manini (foto) e lo zio Carlo Rimondi (assistiti dall’avvocato Rosa Mauro) avevano impugnato i testamenti con cui l’imprenditore avrebbe lasciato il proprio patrimonio alla Curia di Bologna.
 

 

Venerdì la Corte d’Appello, accogliendo il ricorso della Curia, aveva dichiarato il sequestro inefficace  dopo che la Curia aveva fatto ricorso sostenendo che i parenti non avevano dato esecuzione al sequestro entro i termini previsti dalla legge. I parenti hanno in breve depositato una nuova istanza, accolta dal tribunale.