Bologna, 20 gennaio 2014 - Il sindaco Virginio Merola, a nome della città di Bologna, ha espresso profonde
condoglianze alla  famiglia per la scomparsa del Maestro Claudio Abbado, artista  straordinario  di  fama  mondiale, senatore della Repubblica  e cittadino onorario di Bologna.

"Cittadino  onorario  di Bologna dal 2009 - si legge nella nota del sindaco - Claudio Abbado è stato una delle personalità culturali più importanti e prestigiose del nostro paese. La sua carriera  è  stata  legata  alla crescita e alla diffusione della musica in Italia e nel mondo. Dal 1968 al 1986 è stato direttore artistico del Teatro alla  Scala;  nel  1971 direttore principale dei Wiener Philharmoniker; dal 1979  al  1987 direttore Musicale della London Symphony Orchestra; dal 1986 al  1991  direttore  artistico della Staatsoper di Vienna; dal 1989 al 2002 direttore  artistico dei Berliner Philharmoniker;dal 2003 al 2014 direttore artistico del Lucerne Festival Orchestra".

"E'  stato  ispiratore,  ideatore e guida di alcune delle principali e più importanti orchestre nate del nostro paese - afferma Merola -: ci piace ricordare la Chamber Orchestra of Europe e di fondamentale importanza, per la crescita culturale di  Bologna,  l'Orchestra  Mozart  di  cui  è  stato  direttore  musicale e artistico dal 2004 al 2014. Voglio inoltre sottolineare la  nomina a  Senatore a Vita, per i meriti artistici e culturali, voluta  dal  presidente  della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2013".

"La  sua  sensibilità  artistica  e musicale lo hanno imposto all'attenzione internazionale come uno dei più grandi interpreti di musica concertistica e operistica del mondo. Lunghissimo  l'elenco  di  memorabili esecuzioni e registrazioni:  di  tutto  questo  vitale  patrimonio mi piace ricordare la dedizione  verso  i  giovani  musicisti  di  cui l'Orchestra Mozart è stata l'ultima mirabile realizzazione. Non soltanto l'Italia, ma il mondo intero, perde un grandissimo uomo di musica e di cultura. A nome della città - conclude il primo cittadino -mi stringo affettuosamente ai familiari e a tutti coloro che gli sono stati vicini in questo triste giorno per la cultura bolognese, italiana e del mondo intero".

La notizia della morte del maestro ha interrotto la seduta straordinaria del Consiglio provinciale in corso a Palazzo Malvezzi. Appena appresa il presidente del Consiglio Stefano Caliandro ha sospeso i lavori per esprimere a nome dell'Assemblea la propria commozione. La Giunta, i consiglieri e i tanti sindaci presenti si sono raccolti per tributare un minuto di raccoglimento al Maestro e Senatore a vita della Repubblica.
"Se ne va uno dei più grandi - afferma la presidente Beatrice Draghetti - che con la sua musica ha allietato le giornate di tanti di noi qui a Bologna, una persona straordinaria che ha pensato sempre la musica in rapporto stretto con il territorio nel quale veniva eseguita e con un'attenzione particolare alle persone più deboli".

Anche la Regione ha espresso il proprio cordoglio. “Diciamo addio con commozione e dolore al maestro e senatore Claudio Abbado, la cui scomparsa è una perdita incalcolabile per tutti noi, per il mondo della cultura, per quello della musica, per quanti pensano che promuovere l’arte sia sempre una grande prova di democrazia e impegno civile”. E' quanto ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. “Piangiamo un uomo – ha aggiunto Errani - che ha tenuto alto il nome dell’Italia nel mondo, che ha saputo coniugare con dedizione e generosità l’impegno artistico e culturale con l’impegno sociale, con uno sguardo sempre rivolto alle giovani generazioni, ottenendo risultati di straordinario valore che restano patrimonio e orgoglio del nostro Paese e di questa regione”.

“Claudio Abbado – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura dell’Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti – è stato una figura fondamentale per il nostro Paese e a maggior ragione per l’Emilia-Romagna e Bologna, sua città d’adozione, residenza e sede dell’Orchestra Mozart di cui è stato fino all’ultimo direttore e fulcro. Esprimiamo la nostra commozione e riconoscenza per quanto questo grande artista ci ha dato nella sua vita”.

 

“L’Alma Mater lo ricorda con i sentimenti dell’ammirazione, della riconoscenza e del cordoglio, ben consapevole che, grazie a lui, il mondo vedeva la Bologna e l’Italia migliore. Oggi tutti coloro che credono nell’arte e nella cultura sono in lutto”. Così, in una nota, il rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, ha ricordato Claudio Abbado, scomparso oggi nel capoluogo emiliano.
Per Dionigi, “con il maestro Abbado se ne va un pezzo di storia e di cultura al più alto livello, perché in lui si sposavano la qualità musicale, la sensibilità sociale e lo sguardo rivolto al mondo e al futuro”.