Bologna, 12 agosto 2012 - La prossima partita, sperando che sia l’ultima, la giocherà ancora in tribunale. In attesa di poter scendere di nuovo sul campo che più gli piace, ovvero il rettangolo verde, Daniele Portanova il 21 agosto si presenterà in aula a Roma davanti alla Corte federale di giustizia per cancellare anche l’ultima macchia: i sei mesi di squalifica per l’omessa denuncia. "Non è finita qui", aveva annunciato l’altro ieri, commentando le sentenze, il difensore rossoblù.


Di sicuro non è finita per il suo avvocato, Gabriele Bordoni, che domani depositerà a Roma, presso la Corte di giustizia federale, le dieci pagine del reclamo che puntano a scardinare anche l’accusa di omessa denuncia per il suo assistito in merito al Bologna-Bari del 22 maggio 2011.

Secondo Bordoni le conclusioni stesse a cui è giunta la Commissione disciplinare nello scrivere la sentenza potrebbero rappresentare un alleato prezioso nell’opera di disarticolazione del reato di omessa denuncia. E’ infatti l’organo presieduto da Sergio Artico a pronunciare la parola "percezione" in merito a ciò che Portanova intuì dopo l’incontro con i tre emissari di Andrea Masiello. E una semplice percezione, è la tesi del legale di Portanova, esclude l’obbligo di denuncia.


La difesa punterà anche a dimostrare che la telefonata che la sera del 18 maggio Portanova fece a Masiello "per sgombrare il campo da ogni dubbio" (come si legge nella sentenza della Disciplinare) è la prova provata che Portanova non aveva capito che si trovava di fronte a un tentativo di aggiustare la partita. Il difensore rossoblù, che ieri non è potuto scendere in campo nel test con l’Nk Novigrad in quanto la squalifica è già esecutiva (Portanova ha assistito all’amichevole dalla tribuna), spera di ridurre la pena da 6 a 3 mesi, con annessa possibilità di convertirla in multa.


In parallelo c’è la necessità di rinsaldare il rapporto con il club, che ha un po’ vacillato dopo le parole in Trentino del presidente Guaraldi ("col senno di poi dargli la fascia di capitano si è rivelata una scelta inopportuna"). Il tempo è la medicina migliore per sanare le fratture, come dimostra il riavvicinamento (a distanza) tra Portanova e l’ex rivale di spogliatoio Marco Di Vaio.

"Spero che Daniele esca prosciolto in appello e possa subito tornare in campo", ha fatto sapere l’ex capitano rossoblù dal Canada. Del resto trovarsi spalla a spalla in tribunale con lo spauracchio comune di dover scrivere la parola fine in coda alle rispettive carriere, azzera i dissidi e facilità la solidarietà.


Intanto, a proposito di solidarietà, il Bologna ha deciso di spalleggiare Portanova anche in appello. "Lunedì (domani per chi legge, ndr) — dice il legale del club Mattia Grassani il Bologna preannuncerà il reclamo e giovedì depositerà le motivazioni dell’appello davanti alla Corte di giustizia federale contro l’ammenda di 30.000 euro e in adesione all’impugnazione proposta da Portanova, di cui si augura l’integrale proscioglimento in secondo grado". Insieme si rischiava di affondare: insieme si può tornare a nuova vita.
 

di Massimo Vitali

 

IL VERDETTO DELLA DISCIPLINARE Bologna e Di Vaio 'salvi', 6 mesi a Portanova 

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FOTO Daniele a Casteldebole per raccontare la sua verità

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