Imola (Bologna), 28 febbraio 2013 - E’ ancora mistero sulle cause della morte del consigliere comunale del Pdl, Adamo Longo e della moglie Carmela Burgo trovati entrambi senza vita nella casa a Imola dove vivevano.

Fondamentali per fare chiarezza sui decessi saranno l’autopsia (disposta dal pm Scandellari per domani) e gli esami tossicologici. Proprio per consentire gli accertamenti medici sui corpi dei due coniugi, la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi tecnica di morte come conseguenza di altro delitto.

In merito al motivo dei decessi, investigatori ed inquirenti stanno prendendo in esame, prudenzialmente, varie ipotesi non essendoci ancora elementi certi per far luce in modo completo sulla vicenda. Tra queste la possibilità di un’intossicazione da sostanze alimentari assunte in casa oppure da altre sostanze che potrebbero essere state fornite da terze persone. Fin dal primo momento e’ stata esclusa la morte violenta per la mancanza di segni sui corpi dei coniugi. Inoltre, la porta dell’abitazione era chiusa dall’interno.

Dallo stato dei cadaveri è sembrato che il primo a morire sia stato Longo, ingegnere edile di 63 anni e consigliere nel Comune di Imola, e successivamente sarebbe deceduta la moglie, 61 anni, laureata in farmacia, con la passione per la cucina tanto da trasformarla in attività lavorativa svolgendo catering a domicilio. Vista la presenza nell’appartamento del cane ancora in vita sembra improbabile l’intossicazione da monossido di carbonio per una fuga di gas. Non sono, infine, stati trovati biglietti inerenti all’intenzione di suicidio. Le indagini sono svolte dagli agenti della squadra mobile di Bologna coordinati dalla Procura felsinea.

"Un dramma che ci ha lasciati senza parole, una tragedia che non riusciamo a comprendere, siamo increduli”. Così il consigliere consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi esprime dolore e sconcerto per la morte del consigliere Longo. Filippi, che lo conosceva fin dal 1994, lo ricorda come uno “tra i fondatori in Emilia Romagna del movimento di Forza Italia, berlusconiano di ferro; una persona estremamente equilibrata, un uomo retto. Credeva in quello che faceva, il suo impegno era riconosciuto dall’intera comunita’ regionale. Lascia un bel ricordo in tutti noi dirigenti regionali del centrodestra”. Filippi si unisce al dolore del figlio della coppia, Vincenzo.