Reggio Emilia, 10 giugno 2013 - Nel primo giorno giorno di vita della Mediopadana ci sono anche le prime grane. Se da una parte ci sono entusiasmo ed emozioni per le prime partenze e i primi arrivi, dall’altra piovono le prime lamentele. E quando comincia a piovere davvero, nel primo pomeriggio, la pensilina del binario quattro si allaga e i passeggeri sono costretti ad aprire gli ombrelli nonostante la copertura della stazione. «Non è niente di drammatico, però è davvero ridicolo — spiega Ilaria Crotti — se questa è una stazione all’avanguardia... A un tratto hanno smesso di funzionare gli ascensori, una mamma ha dovuto portare due gemelli in braccio...».

E poi, ci sono stati anche attimi di paura. Intorno alla mezza, un 62enne ha sbattuto accidentalmente la testa contro un pilastro d’ingresso della stazione. L’uomo è stato subito portato al pronto soccorso dove gli è stata riscontrata una commozione cerebrale. Dopodiché, le forze dell’ordine hanno provveduto a segnalare e contornare i punti più pericolosi con il nastro bianco-rosso. E nel tardo pomeriggio hanno dovuto chiudere anche i parcheggi interni alla Mediopadana, perché la folla di curiosi visitatori occupava i 170 posti a discapito di chi aveva necessità di prendere i treni.

UNA delle mancanze più sentite è il bar o un punto di ristoro, che molti davano per scontato. E hanno storto il naso. «Siamo arrivate in anticipo — dicono Ilenia e Francesca prima di partire per Roma — con la convinzione di poter fare colazione. Così abbiamo seguito le icone dei cartelli che indicano il bar, ma abbiamo scoperto che non c’è. Almeno un distributore automatico, anche solo per una bottiglietta d’acqua, potevano installarlo visto che c’è un caldo infernale...». Protesta anche Katia Fiscale, 30 anni, che ha perso il treno. «L’agenzia in cui ho prenotato i ticket non mi ha detto che ci fosse la stazione nuova, così sono andato in quella vecchia. Pazienza, la butto sul ridere pensando di essere la prima nella storia di questa stazione ad aver perso il treno. Aspetterò il prossimo alle 15.27, anche se sarà una lunga attesa, non c’è nemmeno il bar. Almeno i bagni funzionano...».

IL CAOS maggiore è quello attorno ai biglietti. Non esistono ancora quelle col personale, ma solo automatiche. Evidentemente però non accessibili per tutti. I giovani assicurano che è facile da usare, ma gli anziani che hanno meno feeling col touchscreen la pensano diversamente. Come Cesare e Sofia, marito e moglie, che ieri mattina sono venuti in stazione esclusivamente per fare i biglietti. «Ci servivano per mercoledì, perché andremo a Salerno a trovare nostra figlia. Però con quel display non capiamo nulla, è troppo complicato. Li faremo in agenzia...». E stando a quello che racconta un capotreno delle Ferrovie dello Stato, le biglietterie col personale non sono in programma anche se il Comune ci sta pensando. «Non credo che le facciano, né di Italo né di Trenitalia. Il personale costa di più...».

di Daniele Petrone

FOTO Il taglio del nastro

FOTO Dentro la stazione spaziale

VIDEO Il primo giorno della Mediopadana

VIDEO/2 Un drone sorvola la Mediopadana

VIDEO/3 L'arrivo del primo treno AV

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