Riccione (Rimini), 8 giugno 2013 -  Ancora un pugno nello stomaco per il turismo riccionese. A sorpresa Trenitalia ha cancellato la fermata del Frecciarossa a Riccione e a Cattolica. E’ successo alla vigilia della partenza del primo viaggio, previsto per domani. Turisti e residenti diretti nelle due località, dovranno fermarsi o a Rimini o a Pesaro e da lì prendere delle navette. E addio alta velocità e risparmio di tempo!

Il motivo che ha indotto a sopprimere le due fermate non è stato comunicato. Sta di fatto che ieri alcune persone intenzionate a prenotare la corsa per partire e arrivare a Riccione non hanno potuto farlo, proprio perché, come riferito dal personale ferroviario, il treno tira dritto. Non era così fino a un paio di giorni fa, tant’è che tantissimi passeggeri avevano prenotato a pioggia. Decine le richieste soprattutto nei fine settimana. Per rendersi conto di quanto l’iniziativa funzionasse, bastava stare in coda agli sportelli.


La fermata riccionese dell’Alta velocità era stata confermata dalle stesso ente ferroviario solo il 3 giugno.
Come si comporterà Trenitalia con i passeggeri? A chi protesterà non rimarrà che farsi rimborsare il biglietto. Abbiamo cercato di saperne di più dalla Direzione di Bologna, ma niente da fare.

A quanto pare, a fare retromarcia non è stato il trasporto regionale, ma la sede centrale di Roma. Un motivo in più per dubitare che Trenitalia torni sui suoi passi. E dire che la fermata di Riccione lo scorso maggio era stata annunciata con enfasi tra l’entusiasmo generale di politici e operatori turistici. In poco più di due ore e venti minuti, dal 9 giugno al 15 settembre, il Frecciarossa avrebbe dovuto collegare Milano a Riccione, per poi proseguire alla volta di Ancona.


Un vero peccato, soprattutto per chi opera nel turismo, che di certo ne farà le spese. I bagnanti, infatti, partendo dal capoluogo lombardo alle 8,05, sarebbero arrivati in città alle 10,22. In tempo per trascorrere una giornata al mare in tranquillità, evitando le stressanti code e il lungo viaggio in auto che a volte in auto richiede anche quattro/cinque ore. Trenitalia voleva pubblicizzare questa corsa con rispettive fermate, compreso Riccione, attraverso una mailing list, da inviare a 2milioni di viaggiatori. Che ora in parte restano a bocca asciutta. Come quegli albergatori riccionesi (una quarantina in tutto) che, attraverso l’iniziativa «Al mare in treno» ai turisti arrivati in vacanza con il Frecciarossa erano pronti a rimborsare parte del biglietto e il ticket della navetta. Tra andata e ritorno, per soggiorni almeno di una settimana si sfioravano i 40 euro e per le due settimane gli 80 euro.

Nives Concolino

 

 

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