Anziani in attesa 24 ore in pronto soccorso

E’ stato un altro lunedì caotico al Carlo Urbani, la Regione approva una mozione per impegnarsi a cambiare registro all’ospedale

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Anziani disidratati e con scompenso cardiaco in attesa al pronto soccorso anche per giorni. Torna l’allarme al Carlo Urbani dove in alcuni giorni, come lunedì, si verifica un picco di accessi. Ieri in barella c’erano anziani in attesa di ricovero e di approfondimenti diagnostici anche da 24 ore. E proprio ieri è stata approvata dal consiglio regionale la mozione sottoscritta da Dino Latini (Udc) riguardante la situazione in cui versa il pronto soccorso di Jesi. L’atto impegna la Giunta regionale "affinché le problematiche dell’ospedale Urbani siano tempestivamente risolte". Nella mozione si evidenziano le criticità del 118 in termini di mancanza di risorse e personale, ricordando anche come lo scorso 19 aprile le organizzazioni sindacali avessero già segnalato presso il Pronto soccorso della struttura ospedaliera jesina un "gravissimo disservizio causato da un elevato numero di chiamate giunte alla centrale operativa di Torrette, con ambulanze in fila in attesa di barelle per il trasporto pazienti". Intanto la lista Patto per Jesi, parla di "gravissime deficienze dell’organico del pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani, soprattutto (ma non solo) relativamente al personale medico e paramedico". "Ultimamente – spiegano dalla lista di minoranza - proprio per la endemica carenza di medici, aggravata nel periodo estivo e con l’aumento dei casi Covid, l’Azienda sanitaria ha chiamato a sostituire i vuoti di organico i medici dei reparti ordinari già destinati ad altri delicati compiti, depauperando quindi i rispettivi reparti. Tale fatto è gravissimo e mette in discussione e a rischio la stessa delicata funzione del pronto soccorso (e degli altri reparti di conseguenza) per cui chiediamo un intervento urgente delle strutture sanitarie regionali e delle forze politiche cittadine e regionali perché si ponga subito rimedio a tale situazione, anche assumendo alcuni sanitari che possano sbloccare la difficile attuale condizione". Patto per Jesi preannuncia la presentazione di un’interrogazione apposita al prossimo consiglio Comunale per chiedere al sindaco Fiordelmondo "massima autorità sanitaria cittadina (nonché assessore alla Sanità, ndr), di intervenire per affrontare e risolvere la delicata situazione". "Il direttore dell’Area Vasta 2 Giovanni Guidi – rimarcano dalle Rsu Cgil - ha rassegnato le dimissioni. In quattro anni due direttori dell’Area Vasta 2 hanno gettato la spugna: Milco Coacci nel 2019 e ora Guidi. Nel 2019 la cosa era coincisa con il taglio di 4,4 milioni di euro al budget di spesa del personale. Poi il Covid con i finanziamenti statali aveva nascosto il problema che oggi però riaffiora tutto".

Sara Ferreri