L’ex istituto Stracca già demolito per metà Un enorme cratere nel cuore del centro

I lavori procedono senza intoppi eccetto per le polveri per cui si è dovuto modificare il piano di sicurezza: "Ecco i tempi previsti"

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di Pierfrancesco Curzi

"L’opera di demolizione nel suo complesso è al 50%, entro poche settimane dovremmo concludere l’intervento. È andato tutto bene fino a questo momento, l’unico problema è stato legato alle polveri durante l’abbattimento dell’edificio, perciò abbiamo dovuto adeguare il piano di sicurezza in corso d’opera". A parlare è Marco Burattini, il direttore della Stema, la ditta di Osimo Stazione che da luglio si sta occupando della demolizione dell’ex istituto scolastico Stracca in via Montebello. A un primo sguardo l’intervento sembrerebbe praticamente ultimato. Del grande edificio di quattro piani con due plessi collegati resta soltanto la parte inferiore e un piccolo dente all’estremità nel punto di incrocio tra via Montebello e via Curtatone, davanti a quella che un tempo era la sede della Croce Gialla. In mezzo un vero e proprio cratere dove però è facile distinguere l’ordine di un intervento programmato e ben realizzato rispetto alla devastazione provocata da un sisma o dai bombardamenti bellici osservati, purtroppo, in Ucraina.

Una demolizione, tuttavia, non è fatta solo dall’abbattimento dell’edificio in questione, ma richiede una fitta serie di operazioni e, non ultimo, lo smaltimento di tutto il materiale di risulta tirato giù: "Come può ben notare – aggiunge Burattini – abbiamo separato tutte le parti che poi andremo a smaltire nel nostro impianto, dal ferro al legno e soprattutto le parti in muratura. Smaltimento che richiederà parecchio tempo vista la posizione. Proprio la posizione dell’edificio, in mezzo a tanti palazzi, e le correnti ci hanno creato l’unico problema. A seconda di come tirava il vento da un giorno all’altro avevamo la difficoltà di controllare le polveri e qualche disagio l’abbiamo creato. Perciò, modificando il Pos, il Piano operativo di sicurezza, abbiamo trovato una soluzione al problema andando in quota con una piattaforma. Il cantiere è tutto in regola, abbiamo avuto le ispezioni dell’Asur. Adesso ci dobbiamo fermare per consentire l’applicazione di una palificata su via Curtatone per proteggere la strada e poi proseguiremo con lo sbancamento dell’area e il recupero e lo smaltimento di tutti i detriti. Impossibile dare una data definitiva dell’intervento, comunque entro l’anno".