Luciano Ghergo, Osimo piange l'imprenditore. "Grande uomo d'impresa e di sport"

Chiesa di Padiglione stracolma per l’addio. Tante le autorità presenti

Nelle foto di Bobo Antic due momenti dei funerali di Luciano Ghergo

Nelle foto di Bobo Antic due momenti dei funerali di Luciano Ghergo

Osimo (Ancona), 30 dicembre 2019 - La chiesa di Padiglione di Osimo non è riuscita a contenere la moltitudine di persone che l’hanno raggiunta ieri pomeriggio per dare l’estremo saluto a Luciano Ghergo. L’imprenditore osimano, stimatissimo, aveva 71 anni. E’ deceduto venerdì pomeriggio al ritorno dall’ufficio, in giardino, all’improvviso. Dopo un inizio nel settore degli impianti elettrici, aveva guidato con il fratello Clemente il gruppo Ghergo industry & engineering. Era contitolare della Gi&E e poi aveva rilevato la storica Antonio Merloni cylinders & tanks.

«Un grande uomo che con la sua professionalità e umanità si è distinto. Stiamo vicini alla famiglia», ha detto don Domenico nell’omelia. Tutta la comunità era stretta attorno alla moglie Bruna e ai tre figli Lorenzo, Stefania e Roberta. Il fratello Clemente ha detto: «Ci teniamo a ringraziamo tutti, gli attestati di stima che abbiamo ricevuto sono lo specchio della stima che mio fratello ha goduto in vita. Tantissime le testimonianze di affetto che ci sono arrivate da tutta Italia. Vogliamo dire grazie anche al comando dei vigili urbani per come hanno gestito le tante persone in entrata e uscita dalla chiesa».

C’erano diverse personalità del mondo imprenditoriale e membri dell’associazionismo di cui Ghergo faceva o aveva fatto parte in vita. Il sindaco Simone Pugnaloni ha ricordato Ghergo in chiesa, nominando il suo impegno nel tessuto sociale cittadino: «Abbiamo perso un grande uomo. Notevole è stato l’impegno per lo sport e della cultura, con il sostegno alla Robur basket e come presidente del Lions club e dell’Accademia d’arte lirica di Osimo». I suoi amici più cari lo ricordano per le sue doti umane e comunicative. Amava, ad esempio, organizzare d’estate delle cene dove radunava i suoi più cari, per parlare, per condividere un momento a tavola. Il corteo è proseguito verso il cimitero Maggiore dove la salma è stata tumulata.

si.sa.