Rissa al Miù, in 8 a rischio processo

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Per la rissa finita nel sangue alla discoteca Miù di Mondolfo (Pesaro Urbino), in otto sono ad un passo dal processo. Il gup Francesco Messina del Tribunale di Pesaro ha fissato l’udienza preliminare al 7 dicembre prossimo, dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura. Inizialmente gli indagati, raggiunti dall’avviso di chiusura delle indagini, erano dieci ma per due di loro ieri è arrivata l’archiviazione. Non c’entrano nulla con la rissa, erano solo in discoteca. Era l’alba del 7 agosto 2021 quando fuori dal locale si scatenò una baraonda ripresa anche dai telefonini con video diventati virali sui social. Un 25enne senegalese, residente a San Severino, venne raggiunto da una coltellata all’addome e anche due carabinieri rimasero feriti nel tentativo di sedare gli animi. A sferrare la coltellata sarebbe stato un 26enne albanese residente ad Ancona. Inizialmente era stato indagato per tentato omicidio, ma il reato è stato poi derubricato in lesioni gravi. Per lui e per altri tre giovani, un altro albanese di 26 anni, un 34enne dominicano che vive a Jesi e un 24enne senegalese domiciliato a Tolentino, era scattato l’arresto (solo il primo è ancora in carcere). Rissa aggravata, danneggiamento (l’auto dei carabinieri intervenuti), resistenza e lesioni a pubblico ufficiale le accuse a vario titolo. Altri quattro ragazzi devono rispondere invece solo di rissa. Tutti giovani di età compresa tra i 19 e i 28 anni che vivono in provincia di Ancona (tra Morro D’Alba, Jesi e Castelfidardo). In discoteca era scoppiato un battibecco, ma la situazione era degenerata fuori.