Lucca, senza Green Pass niente cattedra per i docenti

La dirigente Buonriposi: "Per le supplenze a lungo termine l’insegnante sprovvisto non potrà essere assunto"

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L’imminente ripartenza dell’attività scolastica sarà contrassegnata, soprattutto per i dirigenti scolastici, dalla nuova disposizione sull’obbligatorietà del Green Pass per i lavoratori della scuola. Una vera e propria patata bollente per i presidi che dovranno accertare il possesso della certificazione verde da parte di ogni singolo docente e personale Ata, pena un’ammenda minima pari a ben 400 euro. A entrare nel dettaglio di questi ultimi giorni frenetici prima del via libera all’anno scolastico 2021-2022, è la dirigente dell’Ufficio territoriale di Lucca e Massa Carrara, Donatella Buonriposi. "Il momento è certamente uno fra i più delicati – commenta la responsabile scolastica – anche perché sappiamo di operare in un settore importante che riguarda sì i lavoratori della scuola ma che si riflette sui giovani studenti e sulle famiglie; è inutile negare che saranno i presidi a dover gestire, dal punto di vista operativo, il monitoraggio di tutto il personale (insegnanti, e restante personale di assistenza e amministrativo, ndr), quindi è comprensibile la delicatezza di questa ulteriore nuova fase della gestione della pandemia, minacciata peraltro dall’insorgenza delle varianti". Si partirà dagli insegnanti di ruolo rispetto ai quali il possesso del requisito è già noto o meglio, può essere nota l’avvenuta vaccinazione effettuata prima dell’anno scolastico appena trascorso, tuttavia tenuti a fornire il Green Pass che entra in vigore dal 1° settembre. Per i nuovi arrivi,i dirigenti scolastici dovranno chiedere immediatamente la titolarità della certificazione.

"Anche per le supplenze – prosegue Buonriposi – bisogna distinguere quelle brevi, dove sarà sufficiente effettuare il tampone, ma questo è impensabile, naturalmente, per le supplenze lunghe dove, per forza, occorrerà il Green Pass; nel momento in cui i presidi dovranno procedere con l’assunzione del docente – egli dovrà verificare preventivamente la presenza del requisito: se non avrà la certificazione verde, l’insegnante non potrà essere assunto".

Si prospetta, tuttavia, un’ulteriore ipotesi, ovverosia quella di assegnare il docente ad altri servizi diversi da quello dell’insegnamento: “Questa – conferma la dirigente Buonriposi – è effettivamente una possibilità che però sembra difficilmente percorribile qualora, all’interno di una scuola, dovessero capitare più insegnanti sprovvisti di Green Pass”. Conclude Buonriposi: “Ribadisco – come ho già avuto modo di dichiarare – che personalmente sarei stata ancora più inflessibile e avrei introdotto l’obbligo vaccinale: la scuola deve essere un luogo sicuro e chi vi lavora ha il dovere di accrescere la cultura della sicurezza per l’intera comunità dei nostri studenti”. La responsabile dell’ufficio scolastico territoriale, infatti, ha già dichiarato al nostro giornale che “chi non vuole vaccinarsi, può sempre decidere di fare scelte professionali diverse rispetto all’insegnamento”.

Maurizio Guccione