Panchina Samb, primi contatti con Pochesci

Già a colloquio con la dirigenza: "Conosco Renzi dai tempi del Fondi; ci siamo incontrati per caso, frequentiamo lo stesso ristorante"

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Né Franco Zavaglia né Piero Di Iorio si sbilanciano. Parlano il gergo dirigenziale calcistico, quello dei non detti, del vedremo seppure è tutto fatto. Di certo, a sentire Zavaglia, l’incontro tra lui e Roberto Renzi ci sarà tra giovedì e venerdì. Si vedranno con Di Iorio presente? "No – dice – Zavaglia", e ci può stare, seppure proprio Di Iorio ammetta che "con Renzi ci vedremo giovedì". Peccato, però, che ieri tutti e tre erano a pranzo nello stesso ristorante romano e al loro tavolo c’erano anche un paio di soci di Renzi. Uno di questi dovrebbe essere Giuseppe Colucci, anche lui imprenditore nel campo delle costruzioni e delle ristrutturazioni (se in quest’ambiente i non detti risultano poi essere certezze, ecco che il "non smentisco né confermo" di Renzi su Colucci può ergersi a verità). Lo stesso Di Iorio, che ha negato di essersi mai visto con Renzi, ha detto soltanto: "Mi hanno accostato alla Sambenedettese perché si è parlato di Zavaglia. Con Franco parlo ogni giorno ma con Renzi non ci siamo mai visti. Ci ho parlato oggi (ieri, ndr) per una decina di minuti e ci siamo dati appuntamento a giovedì. Se è tutto fatto? No, non lo è. È stato solo un abboccamento". Mangiare in dieci minuti non deve essere stato facile. Insomma, sia Zavaglia che Di Iorio si abbandonano alle frasi di circostanza e alla prudenza, così come ha fatto nelle scorse ore Roberto Renzi. Invece, la prudenza potrebbe anche essere messa da parte, perché gli incontri ci sono e sono stati più d’uno ("Zavaglia e Renzi – ha detto Di Iorio – si sono visti almeno cinque volte ultimamente") e la tavolata di ieri lo dimostra.

Per quel ristorante romano, così vicino a via Sardegna (dove Renzi ha un ufficio) passava per caso anche Sandro Pochesci. Sarà che frequentano lo stesso locale, ma il nome di Pochesci si sussurra da un po’ anche per la Samb. "Con Renzi – ha detto il tecnico del Carpi – ci conosciamo da tempo, fin dagli anni del Fondi". Un’amicizia nata perché spesso la squadra allora diretta da Pochesci andava in ritiro al Mancini Park Hotel, gestito allora da Roberto Renzi. Eppoi, "sì – conclude Pochesci – frequentiamo lo stesso ristorante".

A voler pensare male si potrebbe pensare che anche Pochesci faceva parte del tavolo dell’incontro, ma il tecnico (che è stato accostato anche alla Primavera dell’Ascoli) dice: "No, ci siamo incontrati per caso. Ci siamo salutati e non abbiamo parlato di futuro. Gli ho semplicemente fatto i complimenti per l’acquisto del club rossoblù".

Infine, c’è un po’ di preoccupazione tra gli agenti dei calciatori rossoblù che non sono stati contattati da Roberto Renzi. Il presidente della Samb ha detto che non può contattarli perché il club non è ancora affiliato alla Lega, per cui lui non avrebbe titolo per parlarci. Probabilmente, dopo l’affiliazione, cominceranno le trattative, e a gestirle saranno i nuovi dirigenti che, a questo punto, dovrebbero essere proprio Di Iorio e Zavaglia. Pierluigi Capriotti