Bologna, 22 maggio 2014 - Gentile redazione de il Resto del Carlino, in relazione all’articolo ‘Senza vergogna’, pubblicato ieri, terrei a fornire qualche precisazione. La dinamica della faccenda è stata la seguente: avendo un urgente bisogno di urinare, mi sono recato all’interno del bar, piuttosto vuoto, nonostante la manifestazione in corso all’esterno, chiedendo cortesemente di utilizzare il bagno; mi è stato risposto che l’uso dei bagni era riservato ai clienti. Ho fatto notare alla gestione del bar che la politica di negare l’uso dei servizi igienici a chi non consuma non costituisce una pratica lungimirante per la promozione dell’igiene pubblica, specialmente in una città come questa, ricca di vita notturna. Mi è stato detto di rivolgermi al Comune per la mancanza di bagni pubblici.

Ora, io non vado affatto fiero della mia ‘bravata’ (foto), ma, irritato da quella che ritenevo un’ingiustizia, ho deciso di mostrare al barista una delle conseguenze possibili della sua linea sull’uso del bagno. Terrei quindi a rettificare, riguardo la dinamica del fatto, che non si è trattato di un atto deliberato e manifestamente incurante della decenza cittadina, ma piuttosto del gesto di ripicca (forse eccessivo) davanti a quella che ho ritenuto essere una forma di scortesia e di miopia, specialmente in una serata durante la quale si assiste a un grosso assembramento di persone all’esterno del proprio esercizio il quale, così come beneficia della centralità della posizione per ciò che riguarda gli introiti, potrebbe anche decidere di concedere questo servizio ai cittadini della città. Grazie della cortese attenzione

Lettera firmata
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Nulla giustifica il comportamento incivile tenuto dall’autore della lettera. Né sono un’attenuante i dinieghi del barista o l’assenza di servizi.