IL BELLINZONA
Chiude davvero, il cinema parrocchiale d’essai che l’anno scorso ha staccato trentamila biglietti? Secondo i frati cappuccini, proprietari dei muri, il rischio c’è, eccome, dopo la cessione in comodato d’uso di un’ala del convento all’Università per farne uno studentato. Il contratto di affitto scade ad agosto, la recessione è stata attivata e notificata al gestore, ma quasi seimila cittadini hanno già firmato una petizione perché lo spettacolo continui. E il regista Pupi Avati ha definito l’eventuale chiusura "anacronistica, impopolare, irragionevole". A Carnevale ogni schermo vale. O no?