Accordo alla Iss Facility. Premio, ticket e permessi

L’azienda ha l’appalto nel settore pulizie e multiservizi nei siti Philip Morris. Miglioramenti anche su salute e sicurezza, formazione e diritti alle persone.

Accordo alla Iss Facility. Premio, ticket e permessi

Accordo alla Iss Facility. Premio, ticket e permessi

Un premio di risultato annuale che arriva a 1500 euro, buoni pasto più alti, più attenzione alla formazione e alla riduzione della disparità di genere. E’ stata approvata con voto unanime dall’assemblea dei lavoratori la bozza di contratto integrativo aziendale sottoscritto da Cgil-Filcams e la direzione aziendale di Iss Facility: l’azienda che con 130 dipendenti opera in appalto nel settore pulizie e multiservizi nei siti Philip Morris di Zola e Crespellano. Ed è anche il primo accordo di secondo livello per i lavoratori che oltre alle pulizie dei locali si occupano anche di quelle dei macchinari impiegati nella confezione dei prodotti della multinazional del tabacco. Un punto di approdo di una trattativa durata oltre undici mesi, un braccio di ferro che ha raggiunto il picco a dicembre, quando i lavoratori hanno scioperato per sei giorni consecutivi con presidi quotidiani presso il sito di Philip Morris a Crespellano di Valsamoggia.

Ad incrociare le braccia, ricorda la sindacalista Daniela Dessì, anche lavoratrici a tempo determinato. Dopo mesi di lotta la svolta è arrivata lo scorso 25 gennaio, quando la trattativa si è spostata presso la sede di Confindustria Area Emilia, dove è stata raggiunta una mediazione con Iss Facility. L’intesa determina miglioramenti su salute e sicurezza, sulla formazione, sui diritti alle persone, sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sulla parità di genere e sul salario. Sono previste ore di permesso retribuite per visite mediche dei lavoratori o dei figli e coniugi.

L’azienda fornirà alle Rsa semestralmente i dati sui livelli di inquadramento contrattuale, al fine di verificare congiuntamente non solo la corretta applicazione del contratto nazionale, ma anche eventuali percorsi di crescita professionale anche in ottica di riduzione del divario di genere. Sul fronte del trattamento economico, l’intesa raggiunta prevede un ritocco del buono pasto giornaliero a 8 euro e l’istituzione di un premio di risultato annuale il cui importo massimo sarà di 1.150 euro quest’anno, 1.365 il prossimo e 1.495 nel 2026. Tra gli indicatori presi in considerazione, il tasso di presenza dei lavoratori. Previsti anche interventi su salute e sicurezza, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Ma anche sulla formazione, un aspetto, quest’ultimo, vitale anche per permettere alla componente femminile di salire di inquadramento: "La disparità di genere deve calare - spiega la sindacalista Daniela Dessì - Solo quattro donne hanno un livello decoroso".