Addetto licenziato per una bestemmia: sciopero a oltranza

Addetto licenziato per una bestemmia: sciopero a oltranza

Addetto licenziato per una bestemmia: sciopero a oltranza

Lo sciopero non lascia, raddoppia. Oggi si terrà il terzo giorno di sciopero di fila per protestare contro il licenziamento per bestemmia di un lavoratore di Covisian, con presidio di fronte all’azienda. Ma c’è di più: oltre al raddoppio delle ore inizialmente decise per la fermata (da 16, già effettuate, a 32, cioè fino a domenica compresa), se non ci saranno novità positive per il lavoratore licenziato, "le segreterie generali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil non esiteranno ad estendere la conflittualità su tutto il territorio nazionale". Mercoledì 13 dicembre, poi, è stata indetta un’ulteriore giornata di sciopero di tutti i services in appalto per Hera, con manifestazione sempre a palazzo d’Accursio.

Ieri, intanto, c’è stata la seconda giornata di stop di otto ore in Covisian: sciopero "partecipatissimo – sottolineano le sigle – con un’adesione vicino al 100%. Sono entrati praticamente solo pochi lavoratori somministrati". Oltre una cinquantina di persone, poi, al presidio mattutino sotto la sede di Covisian, dove è arrivata anche la solidarietà di Coalizione civica. "La notizia del licenziamento di un operatore del call center gestito da Covisian suscita preoccupazione – afferma Sergio Lo Giudice, capo di Gabinetto del sindaco metropolitano e delegato al Lavoro –. La misura assunta, sia pur a fronte di un comportamento certamente sanzionabile, appare fuori misura"