Addio a Wu Ming 3 È morto Luca Di Meo L’autore aveva 59 anni

Fu tra i quattro fondatori del collettivo bolognese di scrittori. Nel 2019 l’ultimo evento con gli altri Wu Ming, all’Archiginnasio .

Addio a Wu Ming 3  È morto Luca Di Meo  L’autore aveva 59 anni

Addio a Wu Ming 3 È morto Luca Di Meo L’autore aveva 59 anni

Tutto quello che c’è da sapere sulla tristezza di aver perso Luca Di Meo, il Wu Ming 3, ma ancor prima uno dei Luther Blissett e degli autori del libro culto ’Q’, scomparso il 30 luglio a 59 anni in città, è leggibile sul blog Giap della Wumingfoundation. Proprio il luogo virtuale e l’unico spazio cui il collettivo residente a Bologna (benché Di Meo fosse di origini napoletane) concede le sue riflessioni. Questi scrittori senza volto ma dal nome noto (Wu Ming significa ‘senza nome’ oppure ‘cinque nomi,’ a seconda del tono con cui viene pronunciata la prima sillaba), sono da sempre fedeli a questa natura; anche oggi trovano nella scrittura il modo più profondo per esprimere i propri sentimenti verso il numero tre, che nel 2008 lasciò ufficialmente Wu Ming, anche se poi ci furono altri momenti in cui li si vide insieme. Ecco quindi cosa scrivono, sotto un’incisione di Albrecht Dürer del 1502, ’Nemesi, o Grande Fortuna’: "Luca muore il 30 luglio, una domenica. Muore nel suo appartamento di Bologna, nove giorni dopo aver compiuto 59 anni, quindici anni dopo aver lasciato Wu Ming, quattro anni dopo l’ultimo evento insieme, quasi sei mesi dopo l’ultima seduta di chemio, ché tanto non serviva più a niente. Antidolorifici, e via andare".

E ancora: "La notizia non era inattesa, ma quando arriva è inattesa sempre. Comincia a girare nel pomeriggio, raggiungendo persone sparpagliate qua e là per i quattro cantoni d’Europa. Noi compresi. Uno di noi la riceve mentre è sul traghetto per la Grecia. Luca ’non c’è più’. Questa la frase di Christiano al telefono da Berlino". Si tratta di Christiano Presutti, co-fondatore di Luther Blissett e poi con Luca Di Meo del blog Fùtbologia, esperienza da cui nacque con Giangiacomo De Stefano il documentario ’Nel pallone’, del 2014. Prosegue il ricordo dei Wu Ming rimasti: "Uno di noi – cioè: uno del quartetto che scrisse ’Q’ – ’non c’è più in quel senso lì. Anni di lavoro sul confine tra presenza e assenza, sull’esserci senza apparire, poi arriva quel senso lì. Nella seconda metà dei Novanta Luca fu, tra le altre cose, Luther Blissett, il cui nome era legione. In quel periodo scrivemmo il romanzo che ci avrebbe cambiato la vita. Nell’anno 2000 fondammo Wu Ming. Lui uscì dal collettivo otto anni dopo. Tra ’Manituana’ e ’Altai’. Nel darne notizia parlammo di un umore".

A quel tempo scrissero un lungo post: "Oggi dobbiamo dare una notizia importante, e nel farlo dobbiamo essere tanto sinceri quanto discreti - scrivevano -. Dobbiamo al tempo stesso essere trasparenti (perché è nostro dovere nei vostri confronti) e tutelare la privacy e la sensibilità di tutte le persone coinvolte - cioè noi stessi, Luca e chi ci conosce e ci vuole bene…. Per problemi di natura personale, che il collettivo ha cercato in ogni modo di arginare, il nostro compagno Luca Di Meo (’Wu Ming 3’) è uscito da Wu Ming… Fossero stati dissensi politici, ideologici o addirittura poetici, ve li avremmo descritti nei minimi dettagli. Ma il caso è diverso, non c’è nulla di ’pubblico’ da esporre. Dovrà bastarvi, nessuno ci chieda di aggiungere altro. Wu Ming è già andato avanti". Nel frattempo Roberto Bui, Giovanni Cattabriga e Federico Guglielmi con Wu Ming 3 si erano persi di vista, e ritrovati. "E ci saremmo ripersi e di nuovo incontrati. Ogni tanto abbiamo fatto la reunion, come ogni band che si rispetti. La prima volta nel 2011. L’ultima nel 2019: la sala Stabat Mater dell’Archiginnasio stracolma per il ventennale di ’Q’. Chi c’era la ricorderà finché campa". E infine: "Anche oggi, come quindici anni fa, l’umore è difficile da descrivere". L’ultimo saluto a Luca Di Meo avrà luogo alla Certosa di Bologna domani alle 10.30, nella sala laica.

Benedetta Cucci