Addio al prof che amava il calcio

Giuseppe Taglioli insegnava all’Alma Mater e aveva fondato la società locale che oggi conta 200 tesserati

Addio al prof che amava il calcio

Addio al prof che amava il calcio

La comunità di San Benedetto Val di Sambro nel primo pomeriggio di ieri ha salutato Giuseppe Taglioli (nella foto), deceduto per un malore improvviso a 75 anni. Storico e passionario presidente della locale società sportiva la cui attività iniziò nel 1985 assieme a un gruppo di persone con l’iscrizione al settore amatoriale della Csi, avviando al contempo anche l’attività del settore giovanile che negli anni arriverà a diventare una delle realtà più importanti a livello metropolitano. Nel 1990, con l’iscrizione della società sportiva alla terza categoria della Figc, ebbe inizio una attività ancora più competitiva che oggi conta 200 tesserati di tutte le età.

Alla notizia della sua scomparsa, il calcio dilettantistico bolognese ha espresso tutto il suo dolore per una persona che ha messo a disposizione del suo paese e di tantissime persone capacità, tempo, cuore e passione, guidando la squadra del paese nei suoi tanti successi calcistici, e accompagnando la crescita di diverse centinaia di giovani. Taglioli ha anche raccolto un notevole apprezzamento negli ambienti universitari e della cooperazione a cui dedicò tutti gli anni lavorativi della sua vita. Professore associato di irrigazione, drenaggio e difesa del suolo alla facoltà di Agraria di Bologna, fu anche tra i fondatori della Cooperativa Agricola Valsambro, che per decenni ha collaborato con tante aziende agricole locali, dando lavoro a diverse persone del territorio e non solo. Va infine ricordato che Taglioli fu protagonista anche della vita amministrativa del suo territorio ricoprendo la carica di consigliere dal giugno del 1985 al giugno del 1990.

"Beppe, come lo chiamavamo tutti – racconta il sindaco di San Benedetto Alessandro Santoni – ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità, e come purtroppo spesso accade in queste circostanze, anche un immenso vuoto. Un uomo gentile sempre vicino a chiunque e disponibile in qualsiasi momento. Una persona che ha saputo vincere in tutti gli ambiti in cui si è cimentato: nello sport, nel lavoro, nella comunità e soprattutto nella sua famiglia. Un intero paese, e a giudicare dalle testimonianze di questi giorni anche molto di più, è affranto per la terribile perdita di un grande uomo, franco e onesto".

Massimo Selleri

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