Agguato in strada, 17enne massacrato di botte

La vittima, ospite di una casa di prima accoglienza, ha riportato fratture a volto e braccia. Circondato e picchiato da tre giovanissimi

Agguato in strada, 17enne massacrato di botte

Agguato in strada, 17enne massacrato di botte

E’ un diciassettenne ospite di una casa di accoglienza per minori la vittima dell’aggressione avvenuta poche sere fa nella prima periferia di Bazzano. Il minorenne, di origine magrebina, è stato attirato in strada e pestato a sangue da tre soggetti, pare anche loro giovanissimi, incuranti della presenza di altre persone e di residenti che, richiamati dalle grida, si sono affacciati alle finestre o che hanno assistito al fatto senza avere la possibilità di intervenire a difesa del ragazzo assegnato alla custodia della cooperativa che gestisce la struttura dove vengono abitano minorenni avviati su percorsi di recupero da situazioni di devianza giovanile, o allontanati dalle rispettive famiglie. L’allarme, con una telefonata alla centrale dei carabinieri, è stato dato da un residente e una pattuglia del 112 poco dopo è arrivata sul posto dove era già sopraggiunta l’ambulanza del 118 che ha prestato soccorso alla vittima, massacrata di botte che gli hanno causato diverse fratture agli arti superiori e al volto, con la necessità di ricorrere ad interventi di ricostruzione del viso. Un agguato con regolamento di conti che potrebbe essere maturato nel mondo dello spaccio di droga, e sul quale stanno indagando i carabinieri.

Negli stessi giorni, sempre nel capoluogo di Valsamoggia, tensione altissima e rissa con intervento dei carabinieri anche al centro giovanile Arkadia, nei pressi del centro sportivo di via Nenni. Una rivalità tra due gruppi contrapposti nato da un alterco iniziato negli spazi gestito dagli operatori della educativa di strada alla quale è affidato il servizio. Ma poi degenerato all’esterno, dove si è arrivati allo scontro fisico che neppure l’intervento degli operatori è riuscito ad evitare. Da qui l’intervento dei carabinieri che hanno identificato i protagonisti dell’episodio, tutti minorenni. A seguito del fatto il centro è stato chiuso per alcuni giorni con l’obiettivo di ripristinare le condizioni di serenità necessarie allo svolgimento delle sue funzioni di aggregazione, animazione e formazione.

Lavoro sempre più impegnativo, come spiega il sindaco Ruscigno che precisa che si è trattato di una interruzione temporanea e che poi il centro giovanile ha riaperto "anche se questi fenomeni mettono in difficoltà il lavoro degli operatori attivi in tutti i cinque centri giovanili del territorio. Alcuni di questi minorenni, veri capibanda, hanno sviluppato un senso di impunità legato alla loro età e anche coi genitori non è facile instaurare un rapporto costruttivo che porti a superare queste situazioni".

Gabriele Mignardi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro