’AILove Jimmy’: omaggio a Villotti. Musica e ricordi in Cantina Bentivoglio

L’appuntamento di stasera sarà a favore dell’Ail. Natascia Mazza: "Colonna sonora della mia vita" .

’AILove Jimmy’: omaggio a Villotti. Musica e ricordi in Cantina Bentivoglio

’AILove Jimmy’: omaggio a Villotti. Musica e ricordi in Cantina Bentivoglio

’A Jimmy Villotti. Qui ha suonato, bevuto, riso e mangiato tanti tortellini il vate del jazz bolognese’. È la dedica incisa sulla targa che verrà apposta in un angolo della Cantina Bentivoglio, accanto al ’Quadro del pesce’, copertina dell’album ’Katman Trio’. Un’idea che Alberto Armaroli, co-titolare del locale, ha coltivato a lungo. L’ultimo tassello che ricorda lo storico chitarrista di Paolo Conte scomparso il 6 dicembre scorso per una serata sovratitolata ’AILove Jimmy. Pensieri e Jam in ricordo di Jimmy Villotti’. L’appuntamento pro Ail Bologna è per stasera alle 20, ennesimo capitolo della ’cosmogonia villottiana’ nel segno di un’eleganza formale e di una ricerca armonica "imperfetta" (come diceva), condivisa con Dalla, Guccini e Capossela. Dalle 21.30 partiranno le note di un quartetto di musicisti che ne ha condiviso le ribalta, da Valerio Pontrandolfo al sax tenore e Stefano Calzolari al pianoforte a Filippo Cassanelli al contrabbasso e Andrea Grillini alla batteria. Seguirà una jam con ospiti illustri. Toccante il contributo di aneddoti della vedova, Natascia Mazza, anima parallela che ha navigato con l’artista tra umori jazz e un quotidiano di affetti difficile da ritessere senza scivolare nella retorica, fan appassionata prima di conoscerlo, lei meno che ventenne appena sbarcata sotto le Torri da Lamezia Terme. "La scintilla scoccò un martedì di settembre del 1995 nella trattoria da Vito, Jimmy era al tavolo di Guccini. Ma convolammo solo nel 2013. Per me è stato unicità, profondità e autenticità, la colonna sonora della vita. Un uomo libero nelle opinioni e nella valutazione delle cose, non interessato ai processi delle mode o dei social. Portatore sano di gioia e positività per tutti. Rimpianti? Pochi: siamo fatti per l’eternità, lui ha tagliato prima il traguardo. Un progetto mai realizzato? ’Bologna la Beautiful’". Commosso il racconto della vicenda umana e artistica che ne fa Giovanni Serrazanetti, ex titolare del club. "Ho conosciuto Jimmy nel 1986 quando cominciai a prendere da lui lezioni di chitarra. Nel 1989 cominciando a fare jazz alla Cantina mi venne naturale sceglierlo perché mi aiutasse. Il primo concerto lo vide leader di un quintetto e il nostro primo direttore artistico fu proprio lui. Abbiamo concepito decine di progetti, registrato e pubblicato ben tre Cd live in Cantina Bentivoglio, festeggiato altrettanti suoi compleanni. Una frase che non dimentico? ’Sono stanco di vomitare coriandoli!’. Si riferiva all’ imperante cultura del consumo, dell’evento, della festa continua". "Jimmy ha arricchito con le note, i sorrisi e l’amore per la musica e per le persone la nostra esistenza e il nostro patrimonio emotivo e culturale – sottolinea Alberto Armaroli, direttore della programmazione –. Poco prima che ci lasciasse stavamo allestendo un calendario denso di date".

Tra gli omaggi dedicati all’artista c’è quello del 5 maggio al Cinema Modernissimo con la proiezione dalle 18 del documentario firmato dalla regista Enza Negroni ’Orchestra Ritmica Tangenziale E I Suoi Raccordi’.

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