Al Galliera il giovedì trova casa il cinema ’indie’

Due proiezioni a sera dal catalogo OpenDDB che propone opere indipendenti e sociali

Al Galliera il giovedì trova casa il cinema ’indie’

Al Galliera il giovedì trova casa il cinema ’indie’

Il giovedì sera al cinema Galliera della Bolognina è tempo di visioni ’indie’. Ovvero? Lo schermo del cinema ’underchurch’ ospita dal 12 ottobre la seconda edizione di Sala Open, appuntamento creato in collaborazione con OpenDDB, la piattaforma di distribuzione di opere indipendenti più grande d’Europa, nata dal basso e attiva dal 2013. Ogni giovedì due proiezioni a serata (19,30 e 21,30) direttamente dal catalogo della piattaforma openddb.it, con film selezionati da Smk Factory, casa di produzione cinematografica bolognese che ha sostenuto proprio la visione d’apertura, ’Careseekers - In cerca di cura’ di Teresa Sala e Tiziana Francesca Vaccaro, un documentario on the road alla ricerca della Cura: incontri, visioni e utopie di chi ha bisogno di cura e di chi con la cura ci lavora. Quattro storie che si incontrano in un viaggio in macchina per la Pianura Padana. Giovedì 19 ottobre alle 19.30, ’Il posto’ di Mattia Colombo e Gianluca Matarrese, sul viaggio che intraprendono ogni mese, spesso di notte, migliaia di giovani del Meridione d’Italia verso il Nord, per partecipare a quanti più concorsi pubblici; alle 21.30 il momento invece di ’Sconosciuti puri’ di Valentina Cicogna e Mattia Colombo, film (presentato al Biografilm) che porta nella sala autoptica della dottoressa Cristina Cattaneo (foto), dove ogni notte arrivano corpi senza nome a cui lei cerca di dare dignità e identità. Giovedì 26 ottobre ’The Milky Way’ di Luigi d’Alife, viaggio sulle Alpi tra Italia e Francia, dove decine di migranti cercano di passare il confine, in mezzo alla neve, tra piste da sci e turismo e alle 21.30, sullo schermo una storia bolognese: ’Come una foresta in città’ di Letizia Tonolini, Nicola Donadio e Silvia Polmonari, sull’esperienza del centro sociale Xm24 nel quartiere Bolognina, nelle settimane antecedenti lo sgombero, nell’estate del 2019. "Da tanto – spiega Andrea Paco Mariani, fondatore delle bolognesi OpenDDB e Smk Factory – pensiamo che il Galliera sia il perfetto cinema di comunità, capace di coinvolgere con un cinema che solleva dibattito e aiuta il senso critico".

Benedetta Cucci