Per coltivazione intensiva si intende un tipo di agricoltura legata al commercio. Significa coltivare utilizzando fertilizzanti chimici e sintetici nel terreno, per ottenere frutta o verdura anche fuori stagione. Un esempio di questo processo sono le fragole a gennaio. Questo tipo di coltivazione ha un impatto negativo sull’ambiente, perché consuma e non aiuta il suolo.
Con questo tipo di agricoltura le persone possono comprare nei supermercati degli ortaggi o della frutta anche fuori stagione e in grandi quantità. Il metodo intensivo, però, rende meno sani i prodotti coltivati e impoverisce il suolo.
In Italia, il 19% del terreno coltivabile è di tipo biologico. Nell’anno 2022 la superficie coltivata in maniera biologica in Italia ha superato i 2,3 milioni di ettari, evidenziando una crescita del 7,5%, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.
L’agricoltura biologica è un metodo di coltivazione sostenibile, che “fa riposare il terreno”. Questo tipo di agricoltura produce ortaggi molto salutari.
Si possono ricevere addirittura dei riconoscimenti per coltivazione e cucina biologiche.
Attestati come la Stella Verde Michelin, che premia i ristoranti all’avanguardia nel campo della sostenibilità, cioè quelli che si fanno carico delle conseguenze etiche e ambientali della loro attività e che lavorano con produttori e fornitori “sostenibili”. Per questo biologico è meglio.
Nicola, Gerardo, Nicolò, Samuel, Leonardo, Mia, Irene, Salvatore