Alla Specola i grandi mostri di Cuoghi Corsello

Installazione a Palazzo Poggi durante Art City. Le tende secolari diventano un tunnel temporale

Alla Specola  i grandi mostri  di Cuoghi Corsello

Alla Specola i grandi mostri di Cuoghi Corsello

di Francesco Moroni

Ai piani alti, in cima alla tortuosa scala a chiocciola, il Museo della Specola svelato al pubblico in una veste nuova. Al piano terra, al sicuro nell’anticamera dell’aula Carducci (e non nel cortile di Palazzo Poggi, come molti pensano, dove si trova una perfetta copia in scala naturale), ‘l’Ercole a riposo’ di Angelo Gabriello Piò (1690-1769), pronto a essere restaurato e a raccontarsi letteralmente a chi lo ammira. I luoghi segreti in via Zamboni aprono ai bolognesi in occasione di Art City, ma non solo: proprio intorno al capolavoro di Piò, il Sistema museale dell’Alma Mater ha previsto un ciclo di incontri che, nei prossimi mesi, approfondiranno i temi legati al patrimonio culturale dell’ateneo. Appuntamenti in programma il 15 febbraio, poi il 3, 17 e 31 marzo (info: www.sma.unibo.it). Sarà lo stesso responsabile Camillo Tarozzi, insieme agli altri addetti ai lavori, a trasformare il restauro in "un caso studio in cui gli studenti possono osservare da vicino quello che viene fatto durante l’intervento – racconta –, e non successivamente, come purtroppo avviene quasi sempre". "Sarà come un cantiere aperto, che permetterà di entrare dentro la statua – prosegue Tarozzi –. Come se avesse una vita propria, come gli alberi quando vengono spogliati…".

L’obiettivo del duplice progetto portato avanti dall’università, con il prezioso contributo di Lavoropiù, è proprio quello di promuovere il patrimonio museale tra i cittadini. Ne è un esempio perfetto l’evento in programma da oggi a domenica per Art City e in ricordo dei 500 dalla nascita di Ulisse Aldrovandi (celebrati nel 2022), con il Museo della Specola e la torre astronomica al centro di una speciale installazione d’arte contemporanea. ‘Mostri. Noi, gli altri, se stesso’ di Cuoghi Corsello, curata dal professore Luca Ciancabilla, riporta in vita le vecchie tende della sala della torretta, logorate dall’azione del tempo e dal sole, per restituirle sotto forma di un tunnel spazio-temporale tra colori e forme misteriose, "un piccolo buco nero" capace di allargare lo sguardo su ciò che ci circonda, immerso tra telescopi e vascelli in miniatura. I mostri animeranno Palazzo Poggi omaggiando anche la figura di Aldrovandi, in un viaggio tra le stanze, i volumi e i mappamondi.

"Il nostro lavoro parte proprio dal recupero di oggetti che solitamente vengono buttati via – spiega con entusiasmo Monica Cuoghi –. Queste tende sono state distrutte a causa del loro utilizzo, ma ci permettono oggi di mostrare tutto l’amore per gli oggetti del nostro passato".

La sinergia con Lavoropiù ha permesso la sostituzione delle vecchie tende con un nuovo impianto già pienamente operativo. "Il Sistema museale di ateneo conserva beni remoti, ma sempre occasione intrigante e fonte d’ispirazione – sottolinea il presidente Roberto Balzani –. La visione illuminata di Lavoropiù ci permette di rinnovare la nostra missione". "Sosteniamo da sempre la cultura e siamo onorati di poter partecipare a progetti così importante - conferma Matteo Naldi, direttore marketing dell’azienda per il lavoro -. La partnership con l’università è avviata da anni e dimostra come impresa e mondo dell’arte possano dialogare in maniera vincente".

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