BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Anche la scienza si fa largo tra i ’Classici’

La tradizionale rassegna apre agli altri saperi dell’Alma Mater. Dalla filosofia alla biomedica, dalla chimica alla musica

Anche la scienza si fa largo tra i ’Classici’

Anche la scienza si fa largo tra i ’Classici’

Per vent’anni ha avuto come protagoniste letture e lezioni classiche, ma in questa nuova edizione al via il 9 maggio alle 21 all’Aula Absidale di Santa Lucia, si apre ai saperi delle scienze biomediche, dell’ingegneria, della fisica, della chimica. La rassegna ’Classici antichi e moderni: i saperi dell’Alma Mater’, allarga quindi il senso che può avere la parola ’classico’, aprendo a tutti i dipartimenti Unibo, per mostrare attraverso vari incontri, quanto i saperi dell’Alma Mater siano intrecciati, come spiega Federico Condello, delegato per studentesse e studenti della nostra università. Condello sottolinea come anche i saperi delle Scienze o dell’Ingegneria abbiamo i loro classici e come "non solo le discipline umanistiche siano cultura" e abbiano un impatto sociale forte.

Il primo appuntamento, appunto il 9 maggio, vedrà comunque protagonisti i greci e latini e rappresenterà l’anello di congiunzione con la rassegna tradizionale, nell’incontro ’L’uomo e la natura: un’amicizia impossibile?’, che vedrà la partecipazione di Ivano Dionigi e il coinvolgimento del dipartimento di Filologia classica e Italianistica. Il 23 maggio al DamsLab di piazzetta Pasolini è il momento della curatela dei dipartimenti di Scienze biomediche e neuromotorie e di Filosofia con ’Il triangolo dell’individualità: corpo, cervello e coscienza’.

Si slitta poi a giovedì 17 ottobre, con protagonista Guglielmo Marconi all’Oratorio San Filippo Neri per un percorso dalla telecomunicazione alla telemedicina. Se si inizia con greci e latini, si finisce con le ’Macchine Pensanti’ e Primo Levi giovedì 12 dicembre in Aula absidale: con i docenti dei Dipartimenti di Fisica e Astronomia ’Augusto Righi’, di Chimica ’Giacomo Ciamician’, di Chimica industriale ’Toso Montanari’, di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, di Matematica, di Farmacia e Biotecnologie, di Scienze per la Qualità della Vita e di Filologia classica e Italianistica si percorrerà una strada molto affascinante. In mezzo, non mancheà la retorica del dubbio e la musica di Mozart.

"La fisica entra per la prima volta nei classici – racconta Laura Fabbri, docente di fisica – ma non è la prima volta che si presenta al pubblico con questo format di spettacolo, letteratura, teatro e fisica: al nostro dipartimento abbiamo già fatto diverse rassegne, utilizzando il teatro per portare all’attenzione di tutti temi per noi rilevanti e di ricerca, le frontiere della cinoscenza globale". E prosegue: "Quest’anno abbiamo ad esempio proposto la rassegna Ri(e)voluzioni, con lo scopo di utlizzare le rivoluzioni che hanno cambiato il corso della conoscenza scientifica, come la rivoluzione copernicana o la meccanica quantistica, che ha rivoluzionato il modo di intendere lo spazio-tempo e le relazioni di causalità, e le rivoluzioni attuali". Infine: "Porteremo dei racconti di Primo Levi che racconta di queste macchine inventate da uno scienziato pazzo, con implicazioni dell’utilizzo delle macchine che fanno cose particolari, tipo il versificatore o il calometro, sulla società e sulle relazioni umane. Le sue erano visioni, ma quanto ci stiamo avvicinando a quelle visioni?".

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