PIERFRANCESCO PACODA
Cronaca

Angelica, le musiche in trasformazione

Da domani al Teatro San Leonardo torna il Festival dedicato alla ricerca. Si apre con la prima assoluta di ’At Last’ di Scodanibbio

Dalla poesia musicale di Mariangela Gualtieri, fondatrice del Teatro della Valdoca, all’improvvisazione del maestro della cultura sonora afro americana Roscoe Mitchell, attraverso traiettorie che solcano il globo. Questa è l’identità in continua trasformazione di Angelica, il Festival Internazionale di Musica che va in scena a Bologna da domani al 30 maggio. Sono 17 i concerti si terranno al Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo, che è la casa delle attività della rassegna, mentre uno sarà ospitato dalla chiesa di Santa Maria della Pietà. Un programma, come è sempre stato nello spirito della manifestazione, che supera i confini nazionali, proponendo un catalogo dal vivo delle frontiere in movimento della ricerca musicale, mescolando partiture contemporanee, rumore, jazz e rilettura delle avanguardie; offrendo insomma al pubblico i diversi punti di vista della creazione sonora che nasce quando si intrecciano i saperi di personalità differenti.

Come accadrà domani con l’inaugurazione del cartellone, con la rappresentazione, in prima assoluta, dell’ultima scrittura di Stefano Scodanibbio, compositore, contrabbassista, stretto collaboratore di Angelica, dove si è esibito insieme a personalità come John Zorn e Terry Riley, scomparso nel 2012. L’opera, che contiene testi selezionati dallo stesso artista, da Rimbaud a Jonathan Swift, si chiama ’At Last’ e verrà eseguita da Livia Rado, che è stata primo soprano solista per il Prometeo di Luigi Nono nel recente quarantennale. Ospite la poetessa Mariangela Gualtieri che a Scodanibbio ha dedicato il suo ‘Non abbastanza per me’, tratto dallo spettacolo teatrale ’Nei leoni e nei lupi’, che leggerà nella serata. Due musicisti americani sono attesi per la data successiva, il 3 maggio. Si inizia con Chris Brown impegnato in un concerto per pianoforte virtuale e live electron ics e si prosegue con uno dei grandi protagonisti del jazz , Roscoe Mitchell, sassofonista e flautista, fondatore alla fine degli anni 60 dell’Art Ensemble of Chicago, formazione che ha fatto la storia dell’improvvisazione e del suo valore sociale. Dialogherà sul palco con il percussionista Michele Rabbia.

Arriva dalla Norvegia, per il concerto del 6 maggio, Signe Emmelut, talento amatissimo del nuovo jazz nord europeo. Ad Angelica porta Banshee. Tra paesaggi e suggestioni che arrivano a sfociare nei ritmi della techno, per creare uno stato di trance, questo lavoro cita, rileggendola, la mitologia del suo Paese. Come ogni anno Angelica rivolge il suo sguardo a un territorio lontano. Questa volta la scelta è caduta sull’Indonesia con la presenza, per la prima volta al di fuori della sua nazione, di Ni Made Ayu Dwi Sattvitri , esponente della nuova generazione di interpreti del gamelan, la musica tradizionale che influenzò, tra i tanti, Debussy. Gran finale il 30 maggio con il chitarrista tra pop rock e ricerca Julien Desprez. Tutte le informazioni su www.aaa-angelica.com

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro