FRANCESCO MORONI
Cronaca

Angioni: "Ansia e frenesie. Ora basta, anche meno!"

Il comico al Celebrazioni per due serate sold out: "Pongo domande esistenziali. Perché, ad esempio, bisogna alzare le tendine in aereo prima del decollo?".

Angioni: "Ansia e frenesie. Ora basta, anche meno!"

Angioni: "Ansia e frenesie. Ora basta, anche meno!"

Zelig, Italia’s Got Talent, Lui è peggio di me, Lol 2, Le Iene. E ora questo spettacolo, Anche meno. Come nasce?

"È stata un’esigenza. Dopo aver fatto tutte queste cose, non è che mi sia sentito in pace o arrivato. Volevo meno stress, meno preoccupazioni. Così mi sono detto... Forse devo fare altro. Forse devo fare Anche meno".

Capace di conquistare grandi e piccini con il suo Miracolato, Max Angioni torna sotto le Torri con il suo ultimo spettacolo prodotto da Paolo Ruffini per Vera Produzioni, dopo aver registrato il tutto esaurito ad Amsterdam, Bruxelles, Londra. Sarà sold out sia stasera che domani anche al Celebrazioni (ore 21). Spazio al ritmo tipico della stand-up comedy, allo sguardo semplice e allo stesso tempo sensibile, all’autoironia di un comico sempre più popolare e pop, che chiude così la stagione 2023/2024 di via Saragozza.

Angioni nel corso delle ultime esperienze è cambiato?

"Sinceramente? Sì, mi sento un po’ cambiato. Nel primo spettacolo ho vissuto come un’urgenza, la stessa che avevo mostrato a Italia’s Got Talent. Volevo presentarmi. Questo invece è uno spettacolo più complesso. Ovviamente vengono anche persone che non hanno visto Miracolato, che non mi hanno visto in scena. E così la mia esigenza è cambiata".

Qual è ora?

"Non più quella di mostrarmi, ma quella di condividere con il pubblico che ho davanti. Viviamo in una società velocissima, sempre più frenetica, tra lockdown, pandemie e guerre. Quindi, forse, pure in questo caso... Beh, Anche meno".

Servirebbe, piuttosto, fermarsi un attimo?

"Esatto. Nello show, poi, mi pongo le domande che si pongono tutti...".

Quali?

"Mah, di tutti i tipi. Io sono insicuro, così mi chiedo com’è possibile che io sia riuscito a vincere contro 200 miliardi di spermatozoi? (sorride, ndr). O anche quesiti più stupidi, come il fatto che bisogna alzare le tendine in aeroplano prima del decollo... Ma perché?".

E quale risposta si è dato?

"Che bisogna lasciare la libertà alle persone di guardare se, fuori, c’è qualcosa...".

Max Angioni oggi come si sente? Come chi guarda fuori dal finestrino dell’aereo?

"La risposta penso sia poco social. È un momento particolare per me...".

Ci racconta meglio?

"Artisticamente, dopo lo slancio del mio primo spettacolo, mi sento alla ricerca di altro. Mi ritrovo meno nelle cose che facevo prima, posso dire che un po’ sto sperimentando e che sono in una fase esplorativa".

A cosa pensa?

"La mia Stella polare è Ricky Gervais. Mi piacerebbe molto scrivere qualcosa, anche se ancora non mi sento maturo a tal punto".

La Bologna di Max Angioni, invece, com’è?

"Conservo alcuni ricordi della città, mi è sempre sembrata in evoluzione, elettrica".

Un po’ come lei?

"Forse sì, profonda e leggera. Mi affascina tantissimo, ho sempre avuto amici che vivono qui e anche i ‘Sette segreti’ mi hanno sempre catturato e incuriosito. Poi c’è la parte calcistica...".

Cosa ne pensa?

"Su, dai, parliamochi chiaro: il Bologna in Champions League? E poi in questo modo, con questo gioco e questa bellezza... Un olandese capellone capace di trascinare una città. Unico".