Anni di violenze sulla compagna Le causò un’emorragia dopo il parto

Picchiava anche la figliastra. Allontanato dopo la denuncia ai carabinieri

Anni di violenze sulla compagna   Le causò un’emorragia dopo il parto

Anni di violenze sulla compagna Le causò un’emorragia dopo il parto

Aveva sopportato le violenze peggiori contro di sé. Ma quando ha scoperto che il compagno picchiava anche la figlia minorenne, si è finalmente decisa a denunciare anni di botte e angherie. E così l’altro giorno a casa della coppia sono arrivati i carabinieri della stazione Bertalia, che hanno eseguito la misura cautelare a carico dell’uomo, un cinquantenne bolognese, di allontanamento dalla casa famigliare e divieto di avvicinamento alla compagna, una donna ucraina di 42 anni.

La relazione tra i due era iniziata nel 2016 e dopo poco la coppia era andata a convivere. La donna aveva già una figlia, nata da una precedente relazione, e nel 2017 è rimasta incinta anche del cinquantenne. Che proprio nel periodo della gravidanza ha iniziato a mortificarla per il suo peso e picchiarla. Condotte proseguite negli anni, che avevano creato all’interno della famiglia un clima di paura, oppressivo e pesante. In una circostanza, l’uomo oltre a offendere la quarantaduenne, l’aveva spinta con violenza, facendola cadere per terra e sbattere con il fianco destro. La vittima quella volta era stata a trasportata al pronto soccorso per una visita ginecologica, per verificare se la caduta avesse avuto conseguenze sulla bimba. E lui, invece di rendersi conto della gravità delle sue azioni, l’aveva minacciata di cacciarla di casa, qualora avesse rivelato ai sanitari la verità sulle lesioni riportate.

Dopo il parto la situazione non era migliorata, anzi. A settembre del 2017, dopo la nascita della loro figlia, lui le era salito con i piedi sulla pancia, causandole una forte emorragia. Malgrado questo, lei non aveva denunciato. Neppure nel 2020, durante la pandemia, quando l’uomo l’aveva accusata di avergli trasmesso il Covid-19. A maggio scorso, poi, a seguito dell’ennesimo litigio, l’aveva spinta e presa a calci, ferendola al polso. A farle vincere gli indugi, dopo anni di soprusi, è stato scoprire che le stesse violenze da lei subite erano riservate anche alla figlia maggiore. Quando la ragazzina le ha raccontato di essere stata presa a pugni in testa dal patrigno, lei ha deciso di superare le paure e andare a denunciare dai carabinieri. Su richiesta della Procura, adesso il gip ha deciso per l’allontanamento dell’uomo da casa e dalla vittima. Mettendo fine a un incubo.

Nicoletta Tempera

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