FRANCESCO MORONI
Cronaca

Aree ferroviarie da recuperare. Dlf, Comune verso l’esproprio: "Da Rfi poca collaborazione"

Dopo l’ex Ravone, metodo analogo anche per gli spazi destinati al Polo della Memoria . L’assessore Laudani tira dritto: "Siamo in attesa del master plan, ma basta con questi ritardi".

Aree ferroviarie da recuperare. Dlf, Comune verso l’esproprio: "Da Rfi poca collaborazione"

Aree ferroviarie da recuperare. Dlf, Comune verso l’esproprio: "Da Rfi poca collaborazione"

"C’è stato un grande impegno da parte del Comune e quasi nessuno da parte del Gruppo Ferrovie". Raffaele Laudani, assessore all’Urbanistica del Comune, taglia corto e commenta così lo stato dell’arte della riqualificazione della rete ferroviaria e del recupero degli immobili abbandonati da anni. "Le difficoltà nei rapporti sono le stesse che viviamo con altre agenzie dello Stato che hanno un patrimonio immobiliare nella nostra città – puntualizza l’assessore –. Non siamo contenti di come stanno procedendo le cose con Ferrovie, ma, come già fatto, andiamo avanti con progetti assolutamente strategici per il futuro della città". Dopo l’esproprio dell’area dell’ex Ravone ufficializzato a febbraio, Palazzo d’Accursio tira dritto e potrebbe procedere alla stessa maniera anche per quanto riguarda gli spazi del Dlf e quelli individuati per la nuova sede del Polo della Memoria. A confermarlo è lo stesso Laudani: "Ad oggi non abbiamo ancora il possesso delle aree del Dlf. Il diritto di superficie non ci è stato conferito e quindi, se i tempi andassero avanti, non possiamo escludere la possibilità di dover procedere come per il Ravone. E lo stesso vale per il possesso degli edifici del Polo della Memoria, che riguardano una parte della stazione centrale. In questo caso c’era stata, per il primo progetto presentato, l’espressione di un parere della Soprintendenza che ci ha portato a dover ridefinire il percorso".

Il tema è stato trattato ieri mattina in Commissione consiliare e un altro dossier aperto riguarda i tre ‘vecchi progetti’ per la stazione: il sottopasso pedonale da piazza XX Settembre, l’interramento di viale Pietramellara con parcheggio sotto piazza Medaglie d’Oro e il restyiling della stazione stessa.

"Circa due mesi fa l’amministrazione ha incontrato i nuovi vertici di Rfi e quest’ultima si è presa l’impegno di presentare un masterplan complessivo, come prima base di confronto ‘post Isozaki’, entro la fine di aprile. Ad oggi non è ancora arrivato, ma siamo a ridosso: magari sono solo tempi tecnici".

Poi c’è il capannone adiacente all’ex Ravone, su cui Ferrovie si era impegnata verso una cessione al Comune per far nascere lì un museo dedicato ai lavoratori vittime dell’amianto.

L’area però va bonificata e la fase di caratterizzazione doveva chiudersi "entro fine 2023, ma da molti mesi non ci danno più notizie". "Non sappiamo se sia stata portata avanti – conclude Laudani –. Ovviamente continueremo a sollecitare". Non da ultimo la succursale del liceo Arcangeli proprio negli spazi adiacenti all’ex Ravone, su cui l’amministrazione "intende andare avanti, perché il progetto ideato dagli studenti è importante".