Tre giorni invece di un mese: tanto durerà l’inserimento del bambino al nido. Croce e delizia dei genitori l’inserimento in 28 nidi comunali, quest’anno cambierà modalità: chi accompagna il figlio, per tre giorni, vivrà una full immersion nella vita dell’asilo e al quarto resterà con dade o dadi ed educatrici. Questa è solo una delle novità del prossimo anno scolastico 2023-2024 per li bimbi dai 0 ai sei anni che inizierà, per le materne martedì prossimo e per i nidi, venerdì. La seconda novità, annunciata dal sindaco Matteo Lepore e dall’assessore alla Scuola, Daniele Ara, sono 40 posti nuovi di zecca (500mila euro) da recuperare in una materna comunale che saranno inaugurati a gennaio. I 40 sono un’ulteriore tappa della "nostra lunga marcia per arrivare alla lista di attesa zero al nido", dichiara il sindaco.
La terza è che il ‘vecchio’ nido Roselle non verrà abbattuto, ma forte dei lavori di questa estate (nuovi infissi) continuerà ad accogliere bimbi insieme al ‘nuovo’ Roselle in via Barbacci. Questo almeno per i prossimi tre anni. Troppa, infatti, è la sofferenza in termini di lista di attesa sul Savena per rinunciare a un asilo. Infine, la quarta è la creazione di una app (on line nei prossimi giorni), una nuova newsletter per migliorare le comunicazioni scuola-famiglia. Tornando all’inserimento che vede genitori entusiasti e altri meno, si chiama ’Progetto di ambientamento partecipato’ e l’assessorato alla Scuola lo ha sperimentato lo scorso anno nei nidi Manzoni e Grosso.
"Nel rispetto dei tempi dei bambini, si favoriscono così maggiormente la costruzione dell’alleanza educativa e le esigenze di conciliazione vita-lavoro delle famiglie che possono contare su un periodo molto più breve per l’ambientamento rispetto ai tempi previsti con il modello tradizionale", spiega Veronica Ceruti, capo Area Educazione e Istruzione dell’assessorato di via Ca’ Selvatica. "Continuiamo a investire sulla fascia 0-6 – ribadisce Ara –. Le famiglie credono nel nostro sistema educativo e ci cercano". Un sistema integrato, pubblico e privato, "a forte trazione comunale che va strutturato", puntualizza Ara. L’anno scolastico per chi ha dai 0 ai 6 anni si apre con la riduzione della lista d’attesa nei nidi: dai 617 bambini di giugno ai 440 di agosto, con ancora 50 posti disponibili.
Martedì riapriranno, dunque, le 75 materne (67 a gestione diretta e otto a gestione indiretta) per accogliere 5.056 bambini 3-5 anni. Nelle scuole comunali saranno in servizio 414 insegnanti e 149 dade: sono confermati, con contratti a tempo indeterminato, i 18 insegnanti che andranno a potenziare gli organici e il sistema delle sostituzioni del personale assente. Venerdì tocca, invece, ai 50 nidi, ai sette in concessione, ai due in convenzione e al nido interaziendale: nei nidi comunali ci saranno 447 educatrici (474 includendo quelle dei Centri bambini e famiglie) e 259 dade per accogliere i 2.467 piccoli dai tre mesi ai tre anni. A questi nidi si affiancano quelli a gestione indiretta con 412 posti, i nidi e gli altri servizi educativi per la prima infanzia convenzionati ai quali si accede con tariffe calmierate, grazie ai contributi comunali: qui sono iscritti altri 1.045 tra bambini.
L’offerta complessiva copre circa il 45 per cento dell’utenza potenziale (bambini fino a due anni residenti in città), percentuale superiore alla media nazionale che si attesta al 26,9 per cento. A settembre prenderanno il via le ‘Settimane pedagogiche’, che quest’anno si prolungheranno fino al 22 novembre.
Federica Gieri Samoggia