ZOE PEDERZINI
Cronaca

Assalto armato alla Geologistik: dipendenti minacciati e legati

Blitz nel pomeriggio, banditi in fuga con elettrodomesti ci di marca. Bottino di centinaia di migliaia di euro. L’azienda ha subito tre colpi in un anno e mezzo, al vaglio le immagini della videosorveglianza

Ennesimo assalto armato nell'azienda di San Giorgio di Piano

Ennesimo assalto armato nell'azienda di San Giorgio di Piano

San Giorgio di Piano (Bologna), 16 febbraio 2024 –  Ennesimo colpo da svariate migliaia di euro alla Geologistik di San Giorgio di Piano. Cinque banditi armati hanno fatto irruzione nel deposito, alle 17.40 del pomeriggio di giovedì, minacciando e immobilizzando tre dipendenti per poi fuggire a bordo di furgoni stracarichi di merce.

Si tratta del terzo assalto ai danni dell’azienda di logistica per prodotti elettronici, ma dell’unico avvenuto durante il giorno: il primo si era verificato a giugno 2022 quando erano stati sparsi chiodi sull’asfalto attorno all’azienda e alcuni veicoli erano stati dati alle fiamme per bloccare i militari.

In quel caso i banditi fuggirono con un bottino superiore al milione di euro. Il secondo episodio è avvenuto invece nel dicembre scorso quando i malviventi, arrestati ore dopo nel milanese, avevano sfondato con un furgone, nel pieno della notte, il portellone d’accesso al deposito per trafugare, anche in questo caso, merce per oltre un milione di euro.

Ma torniamo a giovedì. Erano quasi le 17.40 quando cinque banditi, armati di pistole e travisati da passamontagna, sono arrivati nel deposito dell’azienda dove alcuni dipendenti stavano lavorando. Dopo averli minacciati e spintonati, i rapinatori hanno tirato fuori da uno zaino alcune fascette di plastica e li hanno legati, immobilizzandoli.

I banditi sono rimasti per più di venti minuti nel deposito e hanno rubato svariate scatole che contenevano, stando a quanto inventariato ad ora, auricolari del tipo Airpods e aspirapolveri della Dyson. Poi hanno caricato la merce in due furgoni e se ne sono andati. I dipendenti, nonostante lo choc, si sono liberati dalle fascette e hanno chiamato i carabinieri che, in pochi istanti, dalla stazione di San Giorgio, sono arrivati sul posto con svariate pattuglie.

Le telecamere dell’azienda e della zona sono state passate al setaccio e le indagini sono tuttora in corso. Ancora difficile appurare se si tratti di rapinatori che già avevano fatto uno dei colpi precedenti o di nuovi criminali. Quel che è certo è che i furgoni su cui sono fuggiti avevano targhe rubate.

Il furto è ancora da quantificare, ma il danno potrebbe aggirarsi sulle centinaia di migliaia di euro. A parlare, dopo quanto accaduto, è un cittadino della zona che vuole rimanere anonimo: "Non siamo al sicuro – sottolinea –. Sono episodi terrificanti, sempre più frequenti, di vera e propria guerriglia urbana. Era pomeriggio. L’azienda è vicina ad altre attività, ad abitazioni e a una statale. Poteva finire anche molto peggio. Serve un intervento urgente perché questo è evidentemente diventato un bersaglio sensibile. Serve l’intervento delle istituzioni e scriveremo al prefetto chiedendo il suo aiuto. Si tratta di un’azienda leader, importante per il territorio, che dà lavoro a persone che non possono avere paura quando vanno a fare il proprio mestiere".