Behrouz Boochani si racconta

Behrouz Boochani  si racconta

Behrouz Boochani si racconta

Sarà nella nostra città oggi, alle Serre dei Giardini Margherita il giornalista, poeta e documentarista curdo

iraniano Behrouz Boochani. Protagonista di un tour dedicato al suo memoir Nessun amico se non le montagne. Prigioniero nell’isola di Manus (add editore, 2019), Boochani è fuggito nel 2013 dall’Iran per salvarsi,

cercando di ottenere lo status di rifugiato in Australia, ma è stato confinato insieme a migliaia di altri richiedenti asilo a Manus, un’isola in mezzo al Pacifico, in un centro di detenzione. Da lì, attraverso centinaia di messaggi inviati al cellulare dell’amico Omid Tofighian, Boochani ha composto il suo memoir, divenuto testimonianza di un vero e proprio

atto di resistenza.

Nel 2020 Boochani ha ottenuto lo status di rifugiato in Nuova Zelanda e dopo la liberazione ha dichiarato: "Voglio solo essere in un

luogo dove sono una persona, non un numero, non etichettato come

rifugiato".

A raccontare la sua esperienza sarà lo stesso autore, oggi alle 18.30, all’interno del Festival chi ha paura del futuro?

Mobilità, Migrazioni e Cambiamenti climatici nell’incontro La scrittura come resistenza all’industria delle frontiere. Boochani dialogherà con Pierluigi Musarò, dell’Università di Bologna,

a partire dal libro. Traduce Charles Biagioni.