“Bologna, a Valles tutto ciò era impensabile”. Il ‘Caffè rossoblù’ con Massimo Vitali

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I tifosi a Casteldebole accolgono trionfanti il pullman del Bologna

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Bologna, 25 aprile 2024 - L’Olimpico di Roma è un luogo del cuore per il Bologna. Un luogo dove i rossoblù hanno scolpito la storia sessant’anni fa, ma da lunedì anche un luogo dove i rossoblù hanno messo radici profonde per il futuro. La vittoria per 3-1 sui giallorossi è un timbro sul passaporto: l’aereo per la Champions aspetta solo di decollare. Di Bologna ne ha visti e raccontati tanti Massimo Vitali, da 35 anni firma del Carlino. Dove c’è il Bologna, lì c’è anche Max. Come la scorsa estate a Valles, all’alba di una stagione che sarebbe poi diventata magica.

“C’era un clima completamente diverso rispetto ad ora, perché era completamente diverso il Bologna. Adesso stiamo vivendo qualcosa di inimmaginabile che fa sognare una città intera. Qualcosa – racconta Massimo – che fa dialogare i nonni con i capell bianchi con i nipotini a cui fino a ieri raccontavano di un grande Bologna andato in scena sessant’anni fa. Oggi quei nipotini sono cresciuti e vanno allo stadio e capiscono che la storia del Bologna non è più solo in quei sette scudetti ma si può rigenerare in un sogno". Massimo è l’ospite del ‘Caffè Rossoblù’ di oggi.

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