Bologna ‘capitale’ delle baby gang: prima in Italia per criminalità minorile

L’allarme di Oliviero Drigani, presidente della Corte d’Appello. Decine le indagini in corso

Dal centro al Savena, dalla Corticella a Borgo Panigale. E poi a Granarolo, Castel Maggiore, a Casalecchio e in Valsamoggia, fino a San Giovanni in Persiceto e San Lazzaro: l’incubo dei giovanissimi violenti, annoiati e sprezzanti aleggia su tutti i paesi della città metropolitana. Ragazzini appena quattordicenni (nel caso della baby gang del Savena addirittura tredicenni) che picchiano e rapinano coetanei, che commettono atti vandalici e scatenano risse. E che spesso filmano tutto col cellulare, per poi vantarsi su Whatsapp e su TikTok. Italiani e stranieri, maschi e femmine: non esiste un identikit dei protagonisti di questa escalation di violenze che ha fatto balzare Bologna e la sua provincia al primo posto della triste classifica nazionale, "con il più alto indice di criminalità minorile", come aveva spiegato, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, il presidente della Corte d’Appello Oliviero Drigani, parlando di un appesantimento dei carichi di lavoro per la Procura e per il Tribunale dei minori, carichi "decisamente sproporzionati rispetto alle risorse umane disponibili". In termini di numeri, nel 2021 sono stati 2.651 i procedimenti definiti (+ 33,6%) e 886 quelli pendenti (-17,7%).

Un aumento di violenze su cui si è concentrata l’attenzione di carabinieri e polizia, che in questi mesi, con più indagini, sono riusciti a identificare decine di ragazzini. Gli ultimi, in ordine di tempo, due quindicenni e un sedicenne, finiti l’altro giorno ai domiciliari a seguito degli accertamenti condotti dai carabinieri di Casalecchio su tre episodi di rapina ai danni di altrettanti minorenni. Sempre i militari dell’Arma, questa volta di San Giovanni in Persiceto, sono riusciti a identificare gli autori della violenta rapina ai danni di una ottantacinquenne, Isa Bresciani, (l’intervista è a pagina 5): si tratta di un sedicenne e un diciassettenne, che per rubare appena 20 euro non hanno esitato a buttare a terra l’anziana, provocandole diverse fratture. E ancora gli stessi carabinieri di San Giovanni hanno identificato una quattordicenne, un sedicenne e un diciassettenne, autori del furto dell’iPhone 13 di un coetaneo. Infine, in città, la polizia si è occupata in particolare delle violente risse che hanno ‘animato’ i weekend delle zone della movida, con sediate, calci e pugni. Quattro i giovanissimi arrestati per l’aggressione del 16 gennaio in via Zamboni; mentre altrettanti sono finiti nei guai (destinatari di un divieto di dimora) per la rissa del 10 dicembre nella stessa strada.

Nicoletta Tempera

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