Bottino: "Servono più controlli Multe a chi non rispetta le regole"

Nel 1986 presentò il ‘Piano paesistico’ dell’Emilia-Romagna a tutela del territorio

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Il ‘Piano paesistico’ che tutela e vincola aree importanti del territorio della nostra regione è diviso in 23 Unità di paesaggio. Uno degli ambiti riguarda proprio la "collina bolognese".

Datato 1986, il Piano fu presentato da Felicia Bottino (nella foto), esponente del Pci, architetto, allora assessora all’Urbanistica della Regione. "Tutelare la collina – ricorda – fu una vera guerra contro proprietari, imprese, cooperative. I Comuni si lamentavano, volevano costruire". Alla fine, non senza fatica (l’assessora arrivò a minacciare le dimissioni), il Piano di tutela paesistica passò. "Fummo i primi in Italia", afferma con orgoglio la Bottino.

Architetto, ora la collina è presa d’assalto.

"I nostri colli sono sempre più apprezzati e rivalutati dai bolognesi. Anche da tanti giovani. Ed è una cosa positiva, che però porta con sé alcuni problemi. Perché la collina si può distruggere non solo con il cemento, ma anche con un uso non corretto".

Come si possono prevenire o arginare gli eccessi?

"Penso, per esempio, che bisognerebbe cominciare a fissare un limite al numero di locali che si possono aprire in una determinata area".

I residenti lamentano musica ad alto volume fino all’alba, con continui sforamenti degli orari dei locali.

"Chi la mattina si deve alzare per andare a lavorare deve potere dormire. Quindi i gestori dei locali devono rispettare gli orari di chiusura previsti. Se si deve chiudere all’una, non si può restare aperti fino alle tre. Chi non rispetta le regole va multato".

C’è anche un problema di parcheggio selvaggio. Che cosa ne pensa?

"Se parcheggio l’auto in centro dove non si può, mi becco subito una multa. Lo stesso deve accadere in collina. Il Codice della strada vale anche lì".

I residenti parlano di decine di telefonate ai vigili, senza risposta.

"Male. Non dico che la polizia locale debba pattugliare i colli tutte le sere. Ma, se la situazione è quella descritta, qualche segnale di fermezza deve essere dato. Ci sono regole di convivenza civile e di rispetto dei luoghi. Chi non le rispetta deve essere sanzionato".

l. o.

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