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Matias la sua battaglia contro la malattia l’ha vinta e ieri ha dato il calcio d’inizio. Simone e Ruben, invece, stanno ancora giocando la loro partita più importante e hanno fatto da spettatori in tribuna. Dopodiché c’è partita e partita. Quella per la vita vale mille volte di più di una banale partita di pallone. E tuttavia non è stata banale la partita di calcio che ieri si è svolta al PalaSavena di San Lazzaro: il ‘Bologna Legends’, una selezione di ex calciatori rossoblù, ha giocato contro la nazionale di medici e infermieri del Maggiore a sostegno della causa di ‘Bimbo Tu’.
Trecento spettatori sulle gradinate hanno versato l’obolo che contribuirà a finanziare l’acquisto di ventilatori polmonari della pediatria dell’ospedale Maggiore. Non a caso sulla panchina della selezione di medici e infermieri sedeva un mister d’eccezione: Chiara Ghizzi, direttrice della Pediatria del Maggiore. In campo, invece, una dozzina di volti noti dei Bologna degli ultimi trent’anni, guidati da chi la maglia rossoblù l’ha vestita ancora prima: Franco Colomba.
Ma il vero mattatore del pomeriggio sanlazzerese è stato Marco Di Vaio, oggi diesse rossoblù e da anni testimonial di ‘Bimbo Tu’. Nel 10-5 finale con cui il ‘Bologna Legends’ ha piegato medici e infermieri spiccano i suoi gol d’autore, firmati con entrambe le squadre, perché nell’intervallo, per riequilibrare un po’ la contesa, il bomber ha cambiato casacca passando con i camici bianchi.
"Poter dare una mano a chi si occupa di bambini che affrontano la malattia regala molte più soddisfazioni di un gol in serie A", spiegava ieri l’ex capitano rossoblù, che nei giorni scorsi ha chiamato a raccolta tanti amici che in passato hanno vestito la maglia del Bologna: tutti hanno risposto presente.
Ieri la lista completa comprendeva Riccardo Cervellati, Andrea Tarozzi, Mimmo Maietta, Andrea Bergamo, ‘Pepè’ Anaclerio, Pierluigi Di Già, Paolo Stringara, Gabriele Paonessa, Francesco Valiani, Giacomo Cipriani e Marco Negri.
Tanti applausi, valanghe di selfie, le immancabili richieste d’autografo e un Alessandro Arcidiacono, presidente di ‘Bimbo Tu’, che alla fine gongolava soddisfatto: "Sono le piccole cose, i gesti più semplici, che cambiano la vita. Quella di oggi (ieri per chi legge; ndr) è solo una partita di calcio cinque contro cinque, ma per noi ha un significato enorme".
Massimo Vitali