REDAZIONE BOLOGNA

Capodanno in tutta sicurezza. Centotrenta operatori schierati per controllare piazza Maggiore

Polizia, carabinieri e finanzieri veglieranno sulla buona riuscita della festa nel cuore della città. La Questura ha predisposto il piano: accessi vigilati e personale dislocato nelle strade della T .

La polizia in piazza Maggiore

La polizia in piazza Maggiore

La Fenice si accenderà e brillerà al centro del Crescentone, circondata dai festeggiamenti e dai brindisi allo scoccare della mezzanotte. Novemila le persone che potranno accedere contemporaneamente alla piazza, vigilata ad ogni accesso dalle forze dell’ordine, perché tutto si svolga in sicurezza. Il piano studiato per questo capodanno 2025 dalla Questura prevede infatti, tra pomeriggio e notte, l’impiego di circa centotrenta unità di personale, tra polizia, carabinieri e finanzieri. Due i servizi organizzati: il primo, nel pomeriggio, per il Te Deum; l’altro specifico per il veglione e la festa in piazza, che si protrarrà fino al mattino.

Nello specifico, per vigilare sui festeggiamenti, dalle 18 in poi 80 operatori di Reparto mobile della polizia, Battaglione dei carabinieri e Baschi verdi della Finanza, oltre a personale delle Volanti, degli Artificieri, della Squadra mobile, della Scientifica e dei Cinofili e a carabinieri del comando provinciale, saranno dislocati sui quattro accessi di piazza Maggiore (ossia piazza del Nettuno, via dell’Archiginnasio, via D’Azeglio e via Orefici) e ai varchi di via Indipendenza, via Rizzoli, via Ugo Bassi e piazza Galvani per controllare non solo la zona centrale, ma anche monitorare i flussi e quel che avviene a ridosso della piazza. Assieme alle forze dell’ordine, anche personale della vigilanza privata garantirà che tutto questa notte si svolga nel migliore dei modi.

I servizi, coordinati da un dirigente e sei funzionari della Questura, andranno avanti fino alle 6 del mattino. Questo per quel che riguarda il centro. Ma anche il resto della città sarà monitorato dalle forze dell’ordine con attenzione alle ‘zone rosse’, come raccomandato anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, prevedendo anche l’allontanamento da queste delle persone con precedenti.

Nicoletta Tempera