Chiesa di San Girolamo Il restauro della sacrestia fa risplendere la Certosa

Finiti i lavori pagati da Comune e Fondazione Carisbo. Ora tocca al campanile. Il presidente Beghelli: "Tutelare il patrimonio è un nostro obiettivo".

Chiesa di San Girolamo  Il restauro della sacrestia  fa risplendere la Certosa

Chiesa di San Girolamo Il restauro della sacrestia fa risplendere la Certosa

Si conclude il restauro della sacrestia della Chiesa di San Girolamo della Certosa, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo e del Comune. Il rettore e curatore del luogo di culto storico bolognese, Padre Mario Micucci, ha presentato ieri in conferenza stampa il risultato di anni di impegno e di fatica, affiancato da molti sostenitori provenienti dal mondo della politica, dell’arte e della chiesa. E l’ha fatto con originalità, portando la conferenza e la spiegazione proprio all’interno della chiesa.

Il monastero della Certosa è un ampio complesso ricco di opere artistiche risalenti al tardo medioevo, quattordicesimo secolo, che Micucci custodisce da anni per far sì che migliaia di credenti ogni anno possano ammirarli. A marzo è partita una raccolta fondi che ha portato a una sacrestia rigenerata, il prossimo grande progetto sarà il campanile, che necessita urgentemente di interventi qualificativi.

Il presidente della Fondazione Carisbo, Paolo Beghelli, ha rimarcato il suo entusiasmo nel vedere "la buona riuscita" dei lavori per la nuova sacrestia. "La tutela e la conservazione del nostro patrimonio è tra i nostri obbiettivi più importanti – ha aggiunto Beghelli –. Avevo saputo che padre Micucci stesse seguendo perfettamente il progetto e curando la bellezza di questa chiesa storica e oggi ne ho le prove. Ringrazio tutti gli artisti e i restauratori che hanno fatto sì che tutto ciò divenisse realtà".

L’assessore comunale ai lavori pubblici Simone Borsari, a nome del Comune, della giunta e del sindaco Lepore, si dice "orgoglioso" di essere presente a un evento importantissimo per molti cittadini. "La Chiesa di San Girolamo è un punto di riferimento importante per riflettere su tante cose e su tanti aspetti della vita – ha commentato Borsari –. E il Comune sta investendo molto per valorizzare al massimo il complesso della Certosa e sta investendo anche nei suoi eventi culturali, che negli ultimi anni hanno creato tanti momenti di aggregazione, mirati a valorizzare la sua bellezza".

L’opera di restauro, che vede Fondazione Carisbo in prima fila per la valorizzazione e per il ripristino dell’intera sacrestia, è stata possibile grazie anche al sostegno del vicario generale Stefano Ottani, degli storici d’arte Angelo Mazza e Antonella Mampieri, del restauratore Giovanni Giannelli del laboratorio Ottorino Nonfarmale e delle restauratrici Elena Dalle Donne ed Elisa Matte. Per la riuscita, il lavoro del direttore dei lavori Maurizio Zanini, della direttrice generale dei servizi cimiteriali Cinzia Barbieri e del direttore dei servizi funerari Paolo Panizza è stato indispensabile.

Nicola Maria Servillo

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