GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Chiude la bottega officina del campione di ciclismo a Casalecchio (Bologna)

Il negozio di biciclette di via Marconi fu aperto nel 1935 da Adriano Vignoli, vincitore al Giro e al Tour, e poi condotto dal figlio Vasco

Negozi storici: chiude la bottega delle bici fondata da Adriano Vignoli, vincitore al Giro e al Tour

Negozi storici: chiude la bottega delle bici fondata da Adriano Vignoli, vincitore al Giro e al Tour

Casalecchio di Reno (Bologna), 21 giugno 2023 – Si abbassano le saracinesche di uno dei negozi più antichi di Casalecchio. Da pochi giorni infatti, con una vendita speciale col 50% di sconto, si prepara la chiusura della bottega-officina per biciclette aperta nel 1935 dal campione di ciclismo Adriano Vignoli sotto il portico della caratteristica palazzina in stile liberty di via Marconi angolo via dei Martiri, a ridosso del passaggio a livello sulla ferrovia porrettana.

Negozio originale e curioso, che dopo la scomparsa del noto professionista fu portato avanti dal figlio Vasco, oggi 86enne, che dallo scorso anno ha manifestato gravi problemi di salute. Da qui la decisione della famiglia di vendere l’immobile e avviare questa svendita che si dovrebbe concludere sabato prossimo. E’ quindi destinato a scomparire questo spazio d’altri tempi, col più bel porticato del centro, un assortimento di bici da bambini, donne e adulti ormai esaurito, camere d’aria, copertoni e tanti cimeli del tempo passato che Vasco negli ultimi anni conservava ed esponeva nelle tre luci di vetrina allestite con un gusto più antiquario che commerciale.

In sintonia con l’insegna, il pavimento a piastrelle della Ovidio Vignoni, i capitelli e le lesene in gusto floreale, le serrande della Curtisa e i serramenti in ferro verniciato davanti ai quali in questi giorni c’è una fila continua di clienti. "Ho comprato una bella bici da passeggio, c’era il cartello dello sconto ed ho colto l’occasione", racconta una delle donne in coda.

Chi conosce la storia del locale non può che andare indietro negli anni, ispirato dalle foto in bianco e nero attaccate sulla vetrina di ingresso e dalle copertine delle riviste d’epoca che raccontarono le imprese di Vignoli, classe 1907, originario di Sasso, che andando a lavorare a Bologna in bicicletta, da Mongardino ove abitava, si appassionò al ciclismo. "A 18 anni iniziò a gareggiare come dilettante, vincendo subito due corse locali, poi, per distacco, 14 gare importanti. Dopo un periodo di stasi per la chiamata alla leva riprese a correre. Vinse la Bologna-Raticosa, superando Bartali di mezza ruota – ha scritto Pier Luigi Chierici sul Lunario casalecchiese – Passò al professionismo, nel 1934 arrivò terzo al Giro di Toscana e vinse la tappa di Bari nel Giro d’Italia, oltre alla terribile tappa pirenaica Aixles Termes-Luchon del Tour de France".

Seguirono altri successi fino alla guerra e al ritiro dalle gare: aveva da poco aperto la bottega frequentata da Bartali e da altri campioni dell’epoca eroica del ciclismo nazionale.