GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

"Ci faccia entrare in casa". Finto vigile spinto fuori colpisce al volto un’anziana

Paura per una signora di 80 anni finita nel mirino di un ladro e del complice. I truffatori hanno usato la scusa di ispezionare gli appartamenti dopo un furto.

"Ci faccia entrare in casa". Finto vigile spinto fuori colpisce al volto un’anziana

"Ci faccia entrare in casa". Finto vigile spinto fuori colpisce al volto un’anziana

Tenta di chiudere la porta in faccia ai truffatori ma viene presa a pugni. Brutta avventura, tre giorni fa, per un’ottantenne di Casalecchio entrata nel mirino di una coppia di truffatori. Uno in abiti civili e l’altro in divisa della polizia locale.

Alle 12,30 la coppia di malfattori suona al campanello della donna, che vive sola in una palazzina di pochi appartamenti nella zona residenziale di Ceretolo. Con fare allarmato il finto agente sollecita la vittima designata ad aprire la porta al piano terreno dicendo che il vicino era appena stato derubato ed erano sulle tracce di nomadi che avevano appena messo a segno un colpo da diverse migliaia di euro.

"Dobbiamo ispezionare la casa perchè potrebbero essere ancora dentro", ha detto uno dei due mentre l’altro saliva le scale e suonava al campanello della donna. "Non apro mai a nessuno. Me l’ha detto mia figlia. Ma insisteva, bussava, urlava che era urgente. Io ho appena aperto uno spiraglio dicendo che da me non c’era nessuno e che neppure nel giardino di dietro ho visto le persone in fuga di cui parlavano loro -racconta la vittima- ma quello con una mano ha spinto forte la porta e con l’altra mi ha dato un pugno in faccia". Così mentre la signora era a terra dolorante il malvivente ha iniziato ad ispezionare l’armadio della camera da letto, aprire i cassetti, rivoltare ogni cosa alla ricerca di contanti e valori.

"In casa non tengo né oro né soldi. E quindi non hanno portato via niente perchè non c’era niente da rubare. Ma quello insisteva per sapere dov’erano i soldi. Era una furia. Io con una mano mi tenevo la mascella e non sapevo più cosa fare e cosa dire. Le gambe mi tremavano. Ero terrorizzata.

E’ andata avanti così per un tempo che mi è sembrato infinito. Poi finalmente ha smesso di chiedere ed insistere. L’altro con la divisa era sulla porta e controllava fuori. Ma quella cosa del furto al mio vicino di sotto non era vero, e neanche la storia che gli zingari stavano girando nel cortile...".

Appena ha capito che i malviventi erano andati via la vittima si è alzata a fatica, ha raggiunto il telefono ed avvertito la figlia. L’allarme alla centrale operativa dei carabinieri è arrivata subito dopo. Così sul posto è arrivata una pattuglia dei militari e subito dopo un’ambulanza che ha soccorso la donna. Curata sul posto per il livido e controllati i parametri vitali, l’ottantenne ha declinato l’invito a recarsi al pronto soccorso. Sull’episodio indagano i carabinieri.