PAOLO ROSATO
Cronaca

Città 30, l’attesa. Direttiva finale a giorni. Il ministero passerà. Bologna ai raggi X

Il governo rimarrà fermo sulle motivazioni delle deroghe strada per strada. Disapplicazione se Lepore non si adeguerà. Il Comune: "Incidenti giù del 21%".

Città 30, l’attesa. Direttiva finale a giorni. Il ministero passerà. Bologna ai raggi X

Città 30, l’attesa. Direttiva finale a giorni. Il ministero passerà. Bologna ai raggi X

Sarà completata e vidimata entro questa settimana la Direttiva del ministero che metterà un punto sull’organizzazione dei limiti di velocità in tutta Italia. Provvedimento che arriva in risposta, come noto, alla "fuga in avanti ideologica" che ci sarebbe stata da parte del Comune secondo il Mit guidato da Matteo Salvini (Lega). Manca la stesura definitiva, sulla quale i tecnici ministeriali sono al lavoro in queste ore. Non dovrebbe essere recepita, secondo quanto riferito da fonti qualificate negli ultimi giorni, la modifica principale chiesta dall’Anci. Ovvero la proposta di consentire deroghe ai limiti di velocità per aree urbane, mentre il Mit nello scambio di carte ha ribadito il dettato letterale del Codice della strada, che consente le deroghe solo per alcune strade o per singoli tratti di strada. Non sicuramente su intere città. Insomma, entro pochi giorni la Direttiva licenziata dal Mit dirà definitivamente che la Città 30 non potrà essere generalizzata senza motivi.

E il Comune cosa farà? La linea di Palazzo d’Accursio è chiara: si tira dritto. Lepore ieri ha ripetuto l’intenzione di aspettare un semestre prima di qualsiasi conclusione. Per ora la linea è granitica. Il rischio, però, è che dopo l’ufficialità della Direttiva il ministero chieda al Comune di adeguarsi. Il Mit ha già dichiarato che non reputa le delibere di Bologna conformi alle linee ministeriali e quindi al Codice. Palazzo d’Accursio sostiene il contrario. Il Mit potrebbe quindi chiedere prima a Bologna di adeguarsi. Poi nel caso Bologna non dovesse farlo, arriverebbe una diffida formale. Solo successivamente, se Bologna continuerà a tirare dritto, si arriverebbe alla disapplicazione delle direttive, ipotesi già ventilata dal viceministro Galeazzo Bignami. Ieri il Comune ha diramato un comunicato per dire che gli incidenti, nelle prime due settimane di Città 30 (dal 15 al 28 gennaio), sono diminuiti del 21% rispetto allo stesso periodo del 2023. "Si sono verificati in totale 94 incidenti, di cui 63 con feriti e 31 senza feriti, nessun incidente mortale. Nel 2023 gli incidenti erano stati 119, 77 con feriti. "Si tratta di un primo trend che riteniamo positivo – ha detto l’assessora Valentina Orioli –. Bologna deve continuare ad andare più piano, come ha dimostrato di poter fare. Comportamenti più prudenti e velocità più basse possono fare la differenza". Molto scettica FdI. "Dati non significativi sventolati dopo appena 14 giorni, è ridicolo", dichiara il gruppo consiliare. Intanto si moltiplicano le manifestazioni contro. ‘Una Bologna che cambia’ il 6 febbraio farà un corteo con le auto che partirà alle ore 18.30 dal cinema The Space per arrivare alla stazione centrale, poi dopo un comizio si proseguirà per i viali. L’associazione ‘Bulaggna’ farà una cosa simile il 2 febbraio, artigiani, taxi e auto a piedi e in auto da via Righi, alle 18.30, fino in stazione.