Città 30, match infinito. Lepore sfida Salvini. Bonaccini lo ‘blinda’: "Scelta legittima"

Il sindaco contro la riforma del Codice della Strada. "Scriverò a Meloni". Nuovi limiti, scambi con Anci. Il governatore: "La sicurezza è la priorità".

Città 30, match infinito. Lepore sfida Salvini. Bonaccini lo ‘blinda’: "Scelta legittima"

Città 30, match infinito. Lepore sfida Salvini. Bonaccini lo ‘blinda’: "Scelta legittima"

"Mi sono spiaciuti accenni e attacchi sulla riforma del Codice della Strada. Che io sto mettendo giù da padre, non da ministro e che è in via di approvazione nelle prossime ore. Lo facciamo per il bene dei nostri ragazzi". Il ministro Matteo Salvini, in videocollegamento all’evento ‘MuovERsi’ della Regione Emilia-Romagna, ha teso la mano a Lepore e Bonaccini sulla collaborazione interistituzionale. "Siamo una macchina alleata, a prescindere dalle latitudini e dalle colorazioni politiche – ha detto Salvini –. Che amarezza leggere che si tratta di ‘controriforma’, perché semplicemente il Codice della strada non prevede i 30 chilometri all’ora diffusi sul 50, 60, 70, 80 o 90% dei territori... e questo vale a Bologna come a Bergamo o a Olbia. Lo stesso discorso – ha continuato Salvini, tornando sulle critiche al nuovo Codice – vale per gli autovelox. Ho un figlio che ha la patente da non tanto e ho una figlia che la prenderà tra un po’: avere 3.159 morti, come dice l’ultimo dato del 2022, sulle strade italiane, sapendo che il primo tasso di mortalità per i giovani è l’incidentalità su due e quattro ruote mi ha imposto di prendere in mano un Codice della strada che era datato 1992. Fare battaglia politica su un elemento che ha l’obiettivo comune e condiviso da tutti di salvare vite, e non di creare problemi, mi lascia un po’ di amarezza".

Il sindaco Matteo Lepore, dal canto suo, scriverà anche alla premier Giorgia Meloni per chiederle di stoppare il nuovo Codice della strada voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. "La riforma – ha spiegato il sindaco di Bologna a margine dell’evento di ieri – ridurrà gli strumenti di controllo, le piste ciclabili e la sicurezza stradale. Tutte le associazioni dei famigliari delle vittime d’Italia stanno facendo lo stesso. E’ un codice della strada che ci riporta indietro". Lepore ha anche parlato di altri progetti ‘aperti’ con il Mit. "Mancano 50 milioni di euro per il progetto Pimbo che riguarda le nuove stazioni del servizio ferroviario metropolitano e dei filobus e anche su questo non abbiamo ricevuto risposte. Quindi – ha aggiunto il primo cittadino – scriverò una lettera al ministro mettendo nero su bianco la necessità di una risposta. Presenterò peraltro un programma di 7 milioni di euro nei prossimi giorni, dedicato alla manutenzione delle strade. Abbiamo bisogno di rialzarci dopo l’alluvione che ha rovinato tutte le strade, di migliorare il trasporto pubblico". Infine Bonaccini ha ‘blindato’ Lepore sulla Città 30. "Non è che devo mettermi a discutere su chi sbaglia o meno, il sindaco di Bologna ha tutto il diritto di fare le scelte per la sua comunità che ritiene più giuste, noi l’abbiamo anche sostenuto – ha chiarito il governatore –. Anche qui spero si esca dall’ideologia". Su Bologna pende ancora l’ultimatum del ministero dei Trasporti, che ha chiesto a Palazzo d’Accursio di adeguarsi definitivamente all’ultima Direttiva del ministero entro il 31 marzo. Lepore ha predicato calma. "Abbiamo già fatto due incontri con l’Anci nazionale, il tavolo credo che sia dando buoni frutti perchè insieme al Mit si stanno definendo le modalità di attuazione della direttiva, ovviamente seguiremo quello che uscirà dal tavolo. Saremo apripista in tutta Italia sulla Città 30", ha sotttolineato il sindaco.

Intanto ieri il Comune ha annunciato che è stato pubblicato il bando per 60 mezzi bidirezionali del tram, per treni da 205 passeggeri. Lo strumento scelto è quello dell’accordo quadro con un solo operatore, spiega l’amministrazione in una nota: avrà una durata di sei anni dalla sottoscrizione del contratto e prevede un importo a base di gara pari a 260 milioni di euro per la progettazione, realizzazione, consegna e messa in esercizio. Per ogni mezzo sarà compresa una garanzia di quattro anni: sarà il fornitore a farsi carico anche di tutte le attività di manutenzione. "Il progetto del tram si sta attuando in ogni suo aspetto con un investimento storico sia per quel che riguarda i cantieri – ha detto l’assessora Valentina Orioli –, sia, ora, con l’acquisto dei 60 nuovi tram che circoleranno sulla rete. Compiamo un passo avanti significativo nell’attuazione di quest’opera nei tempi previsti dal Pnrr". Il Comune deve completare linea Rossa e linea Verde entro il 2026.

Paolo Rosato