Crisi Marelli, il ministero svela le offerte

Oggi si conosceranno le condizioni per l’acquisto del sito produttivo da parte delle due società che hanno manifestato interesse

Crisi Marelli, il ministero svela le offerte

Crisi Marelli, il ministero svela le offerte

Rush finale per l’operazione di salvataggio dello stabilimento di Crevalcore di Marelli. Oggi pomeriggio alle 17 è previsto l’incontro in videoconferenza al ministero delle Imprese in cui saranno svelate le offerte per l’acquisto della fabbrica: sono scesi in campo due pretendenti, la piemontese Tecnomeccanica e la multinazionale Niche Fusina. "Su Marelli – dice il segretario nazionale della Fiom, Michele De Palma – i nostri obiettivi sono chiari: continuità produttiva e garanzie occupazionali per i lavoratori. Sulla base di questi due elementi noi costruiamo gli accordi".

Domani, invece, a Roma, nella sede di Confindustria, è previsto un incontro tra Marelli e i sindacati di tutta Italia per un aggiornamento sulla situazione degli stabilimenti del gruppo. "Nell’incontro di oggi (mercoledì, ndr) – afferma Massimo Mazzeo, segretario generale della Fim Cisl area metropolitana bolognese – mi aspetto che sia presentata la proposta vincolante di acquisto. Domani invece in Confindustria, dopo l’aggiornamento della situazione degli stabilimenti italiani della Marelli, si parlerà del piano sociale della Marelli di Crevalcore. Sarebbe un grande successo se riuscissimo a salvare il posto di lavoro di tutti i 227 lavoratori in organico. Infatti vogliamo garantire la piena occupazione e il proseguimento dell’attività produttiva allo stabilimento di Crevalcore attraverso un processo di riqualificazione e di rilancio". "L’operazione di salvataggio della Marelli – spiega il sindaco di Crevalcore Marco Martelli – ha visto due fasi: la prima era dedicata a trovare un acquirente e così è stato; la seconda fase sarà dedicata agli incontri con i sindacati per fare il punto sui dipendenti. Dal mio canto, sono assolutamente fiducioso e penso che la trattativa volga positivamente: sarà salvaguardato il sito industriale e saranno salvati più posti di lavoro possibili. Il numero di lavoratori da salvaguardare, alla base della trattativa d’acquisto, è di almeno 150 lavoratori su circa 230. Oggi scopriremo l’offerta vincolante, ma l’auspicio è che ne vengano salvaguardati di più".

"Nel caso non fosse così – aggiunge il sindaco –, nessuno verrà abbandonato per cui per gli altri ci sono le possibilità della delocalizzazione con incentivi in altri stabilimenti della Marelli, del prepensionamento e della buona uscita". Intanto allo stabilimento di Crevalcore, dopo la fiaccolata di dicembre e dopo le ore di sciopero alternate, non si sono più verificate proteste. E’ stato tolto il presidio dei lavoratori, dopo che l’azienda aveva ufficializzato l’interessamento di acquirenti con l’assorbimento dei lavoratori.

Pier Luigi Trombetta