Da Concato a Beccalossi lunghe notti di jazz e soul

Da stasera nei club cittadini una sfilata di nomi da non perdere. Tra questi Faith, che si è fatta notare a ’The voice of Italy’ .

Da Concato a Beccalossi lunghe notti di jazz e soul

Da Concato a Beccalossi lunghe notti di jazz e soul

Il live clubbing che s’invola verso le sopraelevate della musica degna d’essere ascoltata riscopre la formula giusta per indagare lo spazio e l’energia sobillati dal jazz e dal pop autoriale: da stasera negli appuntamenti ospitati nei locali dell’afroamericana speziata di mondo le luci si accendono su suoni fluttuanti a diverse altezze in uno spazio umano policromo. A partire da Fabio Concato, storytelling esuberante, dinamico e immediato, striato di jazz e Sudamerica che dalle 22 al Bravo Caffè propone in trio una soirée dal fascino senza conservanti, a trapassare le stagioni, marchio di fabbrica dello chanteur meneghino in un concerto sfumato dal drumming di buon gusto. Venerdì primo appuntamento targato Studio54, che è la voglia di celebrare il periodo d’oro in cui il funk e il soul confluivano nella disco-music. Tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80 con artisti e band come gli Chic, le Sister Sledge, Gloria Gaynor, Michael Jackson, Giorgio Moroder e Donna Summer. A inaugurare una serie di playlist filologicamente corrette è Fatima Diallo, in arte Faith, talentuosa cantante italo-africana che vive a Rimini. Seguiranno front women come Donna Gardier (9 febbraio), Daria Biancardi (15 marzo) e Yvonne Park (12 aprile). Abile nell’ interpretare diversi stili musicali, dal neo soul all’R’n’b al rap, Faith s’è rivelata al grande pubblico grazie alla partecipazione alla trasmissione televisiva ’The Voice of Italy’ dove la sua interpretazione del brano ’Dejavù’ di Beyoncè ha conquistato i giudici J-Ax, Noemi, Pelù e Facchinetti al punto da ottenere tutte le quattro le preferenze.

Al Camera Jazz & Music Club dalle 22 riflettori sul Roberto Bonisolo Quartet, con il leader tenorista, vincitore del ’Canadian Rising Star Award’ e dell’ ’American Rising Star Award’, a pilotare Luca Mannutza al pianoforte, Lorenzo Conte al contrabbasso e Giancarlo Bianchetti alla batteria. Artista con una qualità unica di armonizzatore dei suoi gruppi, didatta e solista fra i più apprezzati del jazz globale accompagna chi ascolta in un viaggio espressivo che i musicisti intraprendono per rileggere assieme le proprie composizioni e i classici del jazz.

Domani in Cantina Bentivoglio Joe Pisto alla chitarra e voce e Fausto Beccalossi su fisarmonica e voce, compagni di viaggio di Rubalcaba e Charlie Haden, ordiscono un ’Interplay’ per palati fini tra tango, jazz e musica mediterranea. Composizioni originali contenute nei loro lavori discografici spalmate su una tavolozza musicale variopinta tra le due Americhe, tempere che sanno di Spagna, di habanera, di improvvisazione, di lirismo passionale e ritmo impetuoso: il risultato di un incontro tra poetiche diverse ispirate dalla melodia. Venerdì arrivano i Moonshiners, un nugolo agguerrito di sapidi talenti, distillatori di musica libera costi quel che costi.

Gian Aldo Traversi