Dai playoff alla B1: anatomia di una caduta

Il proprietario Gilberto Sacrati porta la Fortitudo Pallacanestro a alti e bassi, con mosse azzeccate ma anche problemi finanziari e sportivi. Dopo varie vicissitudini, il club finisce in fallimento nel 2012.

Il 27 marzo 2007 Gilberto Sacrati diventa il proprietario della Fortitudo Pallacanestro. Sulla sua forza economica c’è una certa diffidenza, ma tutte le sue prime mosse risultano particolarmente azzeccate. Visto l’approdo in Nba, non riesce a trattenere sotto le Torri Marco Belinelli – con il quale però sottoscrive un accordo che prevedeva una penale di un milione di euro se fosse tornato in Italia vestendo una maglia diversa da quella della Effe –, ma conferma Stefano Mancinelli e porta sotto le ali dell’Aquila una bandiera come Lamma e un altro giocatore dal cuore biancoblu come Alessandro Cittadini. Inoltre, lo sponsor che dà il nome alla squadra è un marchio prestigioso come Upim. Tutto è legato alla realizzazione del Parco delle Stelle, una cittadella dello sport in area Caab, ma il passaggio della guida del Comune da Sergio Cofferati a Flavio Delbono crea qualche freno burocratico al progetto. E anche alla risoluzione di un altro problema: il mutuo da circa sei milioni di euro stipulato durante l’era di Giorgio Seragnoli, mirato al restauro del PalaDozza, lavoro che però non riesce a rendere l’impianto tanto moderno quanto avrebbe dovuto.

Anche i risultati sportivi latitano: nel 2008 i playoff scudetto vengono presi per i capelli, e l’anno dopo le cose vanno ancora peggio, con una retrocessione che arriva anche perché i giocatori non ricevono lo stipendio da mesi. A causa di un impegno preso col coach israeliano Sharon Drucker e poi disatteso, il club non può iscriversi al campionato di Legadue, ma deve accontentarsi di partecipare al campionato di serie B1. Al termine di quel 2010 arriva la promozione, ma è inutile: la Effe ha troppi debiti con i tesserati e la prima squadra deve ripartire dall’ultimo campionato provinciale. Sacrati non molla e continua l’attività con le giovanili per poi acquisire il titolo di serie B2 e ripartire da lì nella stagione 2011/12. Anche qui però dopo i primi mesi gli stipendi non vengono pagati. La questione si fa seria: la Federbasket radia la squadra nell’estate del 2012 e a settembre arriva la sentenza di fallimento. L’avventura sportiva di Gilberto Sacrati finisce qui. Massimo Selleri