Davide Ferrerio, il processo: "Fu il pugno a farlo crollare. Non le sue ’ossa fragili’"

Si è discussa a Crotone la perizia sulle cause che portarono il giovane in coma. L’avvocato Bordoni: "Il medico ha riconosciuto che quel colpo poteva uccidere".

Davide Ferrerio, il processo: "Fu il pugno a farlo crollare. Non le sue ’ossa fragili’"

Davide Ferrerio, il processo: "Fu il pugno a farlo crollare. Non le sue ’ossa fragili’"

Un punto a favore dei familiari di Davide Ferrerio, il ventunenne bolognese in coma irreversibile da un anno e mezzo dopo essere stato aggredito a Crotone per uno scambio di persona.

Ecco infatti che ieri, al processo per concorso anomalo in tentato omicidio ad Anna Perugino e Andrej Gaju, presenti alla presunta "spedizione punitiva" che portò al brutale assalto messo a segno da Nicolò Passalacqua, si è discusso della perizia medico-legale disposta dal giudice e che, nelle scorse settimane, ha a dir poco indignato la famiglia del giovane e i suoi avvocati. E l’avvocato della mamma di Davide, Gabriele Bordoni, a domande dirette ha ottenuto dal perito la conferma delle proprie posizioni: le lesioni di Davide sono compatibili con un pugno forte ricevuto frontalmente oppure di lato (e dunque anche sferratogli alle spalle, come sostenuto dall’accusa) e fu proprio questo a causarne lo svenimento e la caduta a terra. Inoltre esiste "ampia casistica", ha confermato il perito Francesco Introna, di persone che a seguito di un pugno tanto forte da causarne la perdita dei sensi siano addirittura morte. Persone in perfetta salute, senza alcun segno della patologia "osteogenesi imperfetta" (detta anche ’delle ossa di cristallo’) diagnosticata a Davide da bambino e che il perito, nella propria analisi, aveva ritenuto avesse avuto un "ruolo concausale nella frattura cranica" che portò il ragazzo al coma. Dunque, a queste condizioni, il reato contestato resterebbe quello di tentato omicidio per Nicolò Passalacqua, al cui processo in Corte d’appello i giudici dovranno presto decidere se accogliere o meno la perizia. Passalacqua in primo grado è stato condannato a 20 anni; se gli venissero contestate le sole lesioni, la pena si alleggerirebbe moltissimo.

Non solo. Il professor Introna a domanda ha risposto che la patologia delle ossa di cristallo di Davide non poteva essere limitata al solo cranio, rendendo però inspiegabile perché le costole, pur colpite da una ginocchiata (come rilevano le lesioni ai polmoni), non si siano fratturate.

Insomma, dopo quattro ore di udienza, a tratti piuttosto movimentata, gli avvocati dei Ferrerio hanno avuto conferma del fatto che la frattura al cranio di Davide si sarebbe verificata a prescindere da sue patologie, in quelle condizioni. Dunque, se pure il documento verrà accolto in Corte d’appello nel processo a Passalacqua, "confidiamo ne venga ridimensionato il valore, anche alla luce del verbale di quanto detto oggi (ieri, ndr) – commenta l’avvocato Bordoni –. Qui sono emersi concetti chiari e netti, confermati dal perito. Confidiamo perciò che quanto accaduto a Davide, ricostruito anche dalle immagini delle telecamere e dai testimoni, non prenda altra direzione rispetto alla realtà".

Federica Orlandi