Difendono una ragazza. Picchiati per vendetta e rapinati dal branco

Appuntamento-trappola dopo un diverbio alla stazione di Osteria Nuova. Due sedicenni aggrediti da una quindicina di adolescenti scatenati.

Picchiati e rapinati dal branco per avere difeso una ragazza. È successo all’inizio di settembre alla stazione di Osteria Nuova, a due sedicenni che frequentano un istituto superiore a Casalecchio. Un fatto che emerge dal racconto di una testimone che vive nei pressi della stazione ferroviaria di Sala ai confini con Calderara, stimolata dai recenti fatti di cronaca. Una storia di ordinaria rivalità tra adolescenti, i due sedicenni che rimproverano a due quattordicenni, tutti italiani, le molestie e gli apprezzamenti poco onorevoli rivolti ad alta voce ad una loro amica e al suo fratello minore.

All’inizio è tensione, volano parole grosse, ma poi il clima si rasserena e tutto pareva finito lì. E invece no, due giorni dopo arriva una richiesta di pacificazione definitiva. I quattordicenni invitano via Instagram i ragazzi più grandi a un incontro riparatore nel piazzale della stazione: "Abbiamo capito, ci vogliamo stringere la mano, ci vediamo alla stazione, venite soli", era il tenore del messaggio che i sedicenni interpretano con benevolenza trascurando quell’indicazione sospetta sul ‘venire soli’. Ad aspettarli sul posto infatti i ragazzi non trovano i due quattordicenni, ma una quindicina di ragazzini, minorenni, in buona parte stranieri, alcuni ospiti di una comunità di accoglienza della zona, che prima li affrontano, poi li spintonano e quindi passano alle vie di fatto, con calci, pugni e colpi assestati con una stampella. Le vittime tentano una reazione impossibile e solo le urla di una passante fa terminare il pestaggio. La gang si disperde nelle vie vicine e tutto pareva finito lì. "Ma non era così perché io dalla finestra ho visto la scena e avevano solo preso un’altra strada per tornare all’attacco". Cosa che avviene dieci minuti dopo al grido di "tutti contro uno". E così il pestaggio riprende, con l’aggiunta del furto della catenina d’oro strappata dal collo e di un casco posseduto dalle vittime.

Stavolta le grida vengono dalla finestra della donna con la minaccia di chiamare i carabinieri. I sedicenni a terra chiamano in aiuto i genitori, che li raggiungono in auto e li accompagnano al Pronto soccorso di San Giovanni in Persiceto. Nel referto, una prognosi di pochi giorni per lesioni non gravi. Poi la denuncia ai carabinieri della stazione di Sala e la querela del legale di famiglia presentata alla Procura dei minori, che ora coordina le indagini con l’ipotesi di reato di rapina e lesioni. "Poteva andare molto peggio, nostro figlio è ancora scosso, ma ha condiviso la scelta di denunciare quanto successo. E confidiamo che si trovino presto i responsabili", dicono i genitori di uno dei due ragazzi pestati.

Gabriele Mignardi

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