Dipartimento di salute mentale, parla Lucchi : "Lavoriamo sul disagio ’a bassa intensità’. Opportunità di reinserimento lavorativo"

Avviata l’inedita sperimentazione in collaborazione con la cooperativa La Venenta

In collaborazione con la Dipartimento di Salute Mentale (DSM-DP), verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale o con disabilità anche i tre appartamenti nell’ex Fienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta "bassa intensità" del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti a un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.

"L’apertura della comunità alloggio a Borgo Digani è un esempio concreto di come si possa costruire un sistema di opportunità per promuovere percorsi di ripresa personale e inclusione integrando risorse e competenze a partire da un forte radicamento territoriale - commenta il direttore Fabio Lucchi -. In questa direzione la cooperativa La Venenta potrà favorire progetti individuali in grado di coniugare la dimensione residenziale con quegli interventi formativi e di avvicinamento al lavoro che il nuovo complesso recentemente valorizzato consentirà di attuare. L’esperienza Borgo Digani ha le caratteristiche per permettere l’esplorazione nelle varie aree di vita degli utenti che con il supporto degli operatori potranno essere protagonisti del proprio progetto di vita". Le opportunità di inserimento lavorativo offerte sono diverse, come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde.

"Il trasferimento degli ospiti della Comunità alloggio alla Villa di Borgo Digani ha rappresentato un importante stimolo sia per l’equipe multiprofessionale sia per gli ospiti stessi, nell’implementazione dei progetti di riabilitazione individuali - spiega Annalisa Callea, psicologa-psicoterapeuta della Comunità -. Ho potuto constatare quanto il benessere abitativo possa influenzare la salute delle persone, nella sua accezione più ampia. Grazie alla formazione sulla recovery star e alla collaborazione con la DSM-DP, potremo applicare e sperimentare questo modello che mette al centro la persona nelle sue dimensioni di vita". La sperimentazione consente a personale e operatori la possibilità di dedicarsi a una sola tipologia di disagio e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.

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