Disagi sulla ferrovia Porrettana. Lettera-appello dei pendolari

Il Comitato della Ferrovia Porrettana scrive alle istituzioni per lamentare le note criticità della tratta e la mancanza di confronto con la Regione. Richieste: potenziamento infrastrutture, tempi certi raddoppio binari, riduzione tempi di percorrenza, servizio ferroviario notturno, informazione agli utenti, aggiornamento software, biglietto digitale, verifica frequentazioni.

Dopo il pessimo inizio d’anno, con la sequenza di cancellazioni e ritardi sulla linea nel primo giorno feriale del 2024, il Comitato della Ferrovia Porrettana prende carta e penna, come promesso, per scrivere alle istituzioni. Nel documento, a firma del rappresentante degli utenti Valerio Giusti, vengono ripercorse le note criticità della tratta, lamentando anche la mancanza di confronto con la Regione, che non interpella i rappresentanti dei pendolari prima di assumere decisioni importanti.

Le richieste del comitato si riassumono in nove punti: "Potenziamento delle infrastrutture, anche attraverso piani di miglioramento e programmi di manutenzione straordinaria; tempi certi del raddoppio dei binari sino a Sasso Marconi ed eliminazione della maggior parte dei passaggi a livello e dei rallentamenti; riduzione dei tempi di percorrenza e avvio dei progetti di passanti ferroviari solamente al momento in cui potrà essere garantito un servizio ferroviario puntuale ed efficiente; introduzione di un vero servizio ferroviario notturno o un potenziamento mirato e condiviso del servizio bus-sostitutivo; condivisione preventiva coi comitati degli utenti e con gli abitanti della Valle del Reno dei progetti di

Regione e Città Metropolitana; apertura di un tavolo tecnico per un miglioramento effettivo dell’informazione agli utenti; aggiornamento del software affinché non vada in panne ogni fine mese; check-in del biglietto digitale regionale legato agli orari effettivi; verifica delle frequentazioni e della rotazione dei treni".

"E’ quasi fastidioso dover ripetere in tutte le occasioni – si legge nella lettera – che per garantire un efficiente servizio ferroviario in una linea mono-binario con tante stazioni e mezzi incrocianti che trasportano quotidianamente circa 10.000 saliti (dati pre-covid) occorre una gestione perfetta dei mezzi e delle infrastrutture; in caso contrario ci troveremo a rivivere infauste giornate come quella del 2 gennaio o del 7 dicembre".