NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Droga, truffe e minori violenti . Il questore traccia la strada:: "L’antidoto? È la coesione sociale"

Sbordone ha dedicato la cerimonia ai bimbi di via Bertocchi e ai lavoratori morti a Suviana. A palazzo Re Enzo anche il ministro Piantedosi, il capo della polizia Pisani e il prefetto Grassi.

Droga, truffe e minori violenti . Il questore traccia la strada:: "L’antidoto? È la coesione sociale"

Droga, truffe e minori violenti . Il questore traccia la strada:: "L’antidoto? È la coesione sociale"

I bimbi di via Bertocchi e la loro mamma. I lavoratori uccisi dall’esplosione a Suviana. E i poliziotti caduti in servizio. A loro va il pensiero e il ricordo del questore Antonio Sbordone, davanti alla platea riunita a palazzo Re Enzo per festeggiare il 172esimo anniversario della Polizia di Stato. Un anniversario che si sarebbe dovuto celebrare lo scorso 10 aprile, il giorno dopo la tragedia alla centrale Enel. Doverosamente rimandato, per rispetto delle vittime, ieri l’appuntamento ha visto in prima fila il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, affiancato dal capo della polizia Vittorio Pisani e dal direttore centrale dell’Anticrimine Raffaele Grassi. La cerimonia nella sala, nella piazza la polizia ‘ieri e oggi’: da moto e ‘pantere’ d’epoca, fino alla Lamborghini e alla Tesla della Polstrada; e poi le strumentazioni della polizia Scientifica, oggetto di una mostra fotografica. Tanti gli alunni presenti, perché crescano in quel clima di coesione sociale che il questore Sbordone ha definito "antidoto" a quella polarizzazione specchio di una realtà caratterizzata dallo scontro tra gruppi d’interesse contrapposti. "La difficoltà maggiore è combattere questa polarizzazione sociale. Noi ci mettiamo a disposizione per contrastare questa conflittualità".

Una conflittualità che accende gli eventi di piazza, che si manifesta in reati odiosi come truffe e violenze di genere, e che caratterizza anche le condotte problematiche di ragazzi sempre più giovani. Molti dei quali stranieri non accompagnati. Un "vulnus" lo ha definito il questore: "Sono tantissimi, si muovono in gruppi molesti e, non va negato, sono un problema per l’ordine pubblico. Un problema a cui rispondiamo con un approccio repressivo per contrastarne le devianze, ma il nostro obiettivo è intercettare questi ragazzi: dobbiamo spiegare loro che vivono in un mondo democratico dove possono trovare un futuro. Lo dico spesso, anche in maniera ridondante: se ne salviamo anche uno solo, già sono soddisfatto. E serve una rete per farlo, che stiamo costruendo insieme".

Sul palco, dopo il questore, è intervenuto il ministro Piantedosi. Come il numero uno di piazza Galilei, il ministro ha concordato sull’esigenza della lotta allo spaccio, collettore di violenze e reati, attraverso anche operazioni ad alto impatto. Uno strumento usato in città: "Dal gennaio 2023 – ha detto Piantedosi – sono stati attuati 95 servizi, con l’impiego di 3300 operatori. Sono state identificate 15mila persone, di cui 6mila stranieri. Gli arrestati sono stati 56, i denunciati 183, gli espulsi 56". La sicurezza di Bologna, ha concluso Piantedosi, "è in buone mani". "Tanto c’è da fare – il sunto di Sbordone –, ma la squadra c’è ed è ottima. Dalle Volanti alla Squadra mobile, dalla Digos al Reparto mobile e a tutte le specialità: a loro va il mio grazie".